CON TE ! AMICI - Tappa 2 - Tempo 3 - La parabola

 "La parabola del padre misericordioso"

Il filo rosso : Attraverso la lettura della parabola della pecora smarrita, si sono accompagnati i ragazzi a scoprire il modo di agire di Dio quando ci si allontana da Lui: Egli va alla ricerca di chi è lontano e lo riaccoglie.

Cosa vogliamo vivere : la parabola del Padre misericordioso conduce alla gioiosa scoperta che Dio, nonostante i nostri tanti rifiuti, è sempre pronto a riaccoglierci come suoi figli, rivelando così il suo amore misericordioso di Padre.


Svolgimento :

 

                    1. Narrazione

            Per entrare nel vissuto del brano biblico si propone una duplice attività: la lettura             dialogata del testo e la drammatizzazione.

Nel sussidio è riportato il brano della parabola con alcune sottolineature e domande che permettono, attraverso il dialogo tra catechista e ragazzi, di ripercorrere la dinamica del testo. Si tratta di accompagnare i ragazzi alla scoperta della Scrittura, ascoltando gli interrogativi che affiorano dal racconto stesso. Non basta capire ciò che accade: occorre seguire passo dopo passo lo sviluppo della scena, rivivendo le sorprese, i vissuti e le reazioni dei personaggi.

Nel testo sono evidenziate alcune frasi ed esplicitate delle domande che sono come porte d’ingresso per cogliere il senso del racconto. Per avere qualche spunto circa la modalità con cui condurre il dialogo rimandiamo al file on line di lettura della Scrittura con i ragazzi.

 

Terminata la lettura dialogata, si può creare con i ragazzi una drammatizzazione, cioè mettere in scena la parabola, utilizzando una delle schede  per la drammatizzazione allegate, avendo cura di sottolineare i passaggi fondamentali del testo che dovrebbero essere già emersi dalla lettura dialogata:

-  la decisione del figlio di “fare da solo” e di chiedere la sua parte di eredità;

-  il dolore del padre e la consegna silenziosa dell’eredità al figlio;

-  il ricordo del genitore quando il figlio non ha più nulla, tocca il fondo e si sente solo;

-  l’attesa vigile e piena di speranza del papà che poi vede finalmente il figlio all’orizzonte;

-  la corsa e l’abbraccio del padre che non ha mai smesso di considerare il ragazzo suo figlio;

-  l’accoglienza e il perdono del padre che ridà al figlio i segni della figliolanza: la veste, l’anello, i sandali.

 

La lettura della Parabola del Padre misericordioso può essere fatta anche utilizzando il metodo del Vangelo a bivi (clicca per vedere), che verrà proposto nella Tappa 3 – tempo 3 per la lettura del brano di Vangelo della Moltiplicazione dei pani e dei pesci. Quando si legge il Vangelo, si offrono ai ragazzi dei “bivi”, cioè due soluzioni alternative, plausibili, tra cui scegliere per far procedere il racconto. È possibile anche inventarne altre, o addirittura chiedere ai ragazzi stessi di immaginare come la vicenda potrebbe andare avanti.

Il modo più semplice per realizzare questo tipo di attività è il seguente: il catechista racconta o legge la prima parte del Vangelo, e poi attacca su un cartellone bianco i versetti corrispondenti, precedentemente preparati. Quando si arriva ad uno dei “bivi” predisposti, il catechista chiede ai ragazzi di immaginare come la storia potrebbe proseguire, proponendo loro le due alternative: quella effettivamente presente nel testo evangelico e l’altra predisposta; lo può fare utilizzando una slide su cui scrive le due alternative.

I ragazzi discutono e si interrogano sulla possibile evoluzione della parabola; solo al termine del dialogo, il catechista svelerà qual è stata il reale proseguio della storia, lasciando sulla slide solo la soluzione corretta.

La storia può continuare alternando il racconto (o la lettura) alla discussione e scelta nei punti di bivio.

 

 In alternativa, si può far vedere ai ragazzi un video

 

Al termine del video, lasciare spazio al dialogo  e al confronto per la rielaborazione di ciò che si è visto, seguendo le indicazioni ed i passaggi sottolineati sia nel testo contenuto nel sussidio sia nella scheda predisposta dalla Diocesi nel materiale online.

 2.  Preghiera

L’incontro termina con una semplice preghiera personale in risposta alla narrazione evangelica. E’ opportuno proporre alcuni segni che sottolineino che ciò che si vivrà è cosa diversa da ciò che si è svolto (magari si può proiettare un’immagine sacra oppure la catechista può accendere un cero oppure chiedere in anticipo ai genitori di preparare un segno sacro – crocifisso, Bibbia, Vangelo, … che i ragazzi terranno vicino alla propria postazione di computer).

Il catechista invita a un istante di silenzio e di raccoglimento, che assomigli al momento in cui il figlio minore rientrò in se stesso pensando al padre.

Nel sussidio a p. 21 è riportata una preghiera che potremmo verosimilmente attribuire al ragazzo della parabola. La stessa è scandita dalle quattro parole/atteggiamenti che riprenderemo presentando lo svolgimento del sacramento della riconciliazione: “Ti ringrazio … ti chiedo perdono … ti prometto … ti prego …”. Dopo aver ascoltato le parole del figlio minore s’invitano i ragazzi a scrivere una preghiera personale rivolta a Dio, seguendo lo stesso schema.

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