CON TE! DISCEPOLI - TAPPA 1 (Azzate-Somma L.-Gallarate)

 TRE PERSONAGGI INCONTRANO GESU'


La prima tappa vede tre personaggi molto diversi che incontrano Gesù. Ma tutti e tre hanno un qualcosa di grande in comune: la FEDE.

Vedremo come la FEDE li spinga ad incontrare questo personaggio misterioso e grande, premuroso e gentile, che non ha paura di sporcarsi le mani, di entrare in una casa definita dalla folla, una casa di un peccatore.

 

Per il primo personaggio PIETRO, che i ragazzi hanno già conosciuto lo scorso anno rimandiamo al post che è possibile trovare a questo link

 

 

Il secondo personaggio è il cieco di Gerico

 

     Introduciamo il tempo tenendo davanti quello che dovrebbe essere uno strumento costante negli incontri, cioè la cartina della Palestina, in modo da avere sempre presente la geografia dei luoghi in cui si svolgono le azioni, i discorsi, i miracoli di Gesù. Anzi, cerchiamo di accompagnare i bambini, quest'anno veri discepoli, in un immaginario viaggio al seguito di Gesù. Personalmente ho fatto un cartellone (v. allegato) su cui ho disegnato un aereo che parta, alla vigilia di ogni incontro di catechismo, dall'aeroporto di Malpensa con destinazione Palestina.

In questo tempo l'incontro con il cieco, che avviene come con Pietro e poi con Zaccheo su iniziativa di Gesù, si svolge nelle vicinanze di Gerico, sulla strada, mentre Gesù è in viaggio verso Gerusalemme. Il fatto che l'incontro avvenga in strada, cioè in un NON LUOGO conferma l'itineranza di Gesù. Egli va incontro alla gente, senza preferenza di persone o luoghi. 

 

Il sussidio propone un dipinto di Duccio di Boninsegna (in verità il dipinto si ispira al Vangelo di Giovanni) accompagnato dalla lettura del Vangelo di Luca (18, 35-43) che aiuti i bambini a fare alcune osservazioni.

Di più: ampliamo e superiamo l'osservazione. Facciamo in modo (v. allegato) che i bimbi, in versione discepoli, entrino nel dipinto, nella scena, percorrano anch'essi la strada, per vivere in presenza l'incontro, immedesimandosi nella folla o nel cieco e captarne le caratteristiche e gli umori.

- LA FOLLA: da ostacolo iniziale (come narra l'evangelista Luca "...camminavano avanti, ... lo rimproveravano", chiamano semplicemente Gesù, il Nazareno), all'ordine di Gesù di condurre da Lui il cieco, si riscatta e diventa strumento di mediazione. Anch'essa apre gli occhi e vede in modo diverso il cieco, non più emarginato al punto di essere invisibile. Si ricompone sulla scia di Gesù, sta dietro, come un discepolo, vero popolo di Dio. 

IL CIECO: viene a sapere che c'è Gesù, grida, lo chiama "Figlio di Davide". Pur nella sua cecità, vede e spera nella sua azione salvifica, che lo porti ad una guarigione non solo fisica, ma anche spirituale, in un VEDERE DI NUOVO, più alto e profondo.

Questo incontro sollecita i bambini a riconoscere e ad affrontare situazioni di malattia, di disagio, etc. (a quei tempi fortemente discriminanti) che portano all'emarginazione e all'invisibilità). Chiediamo loro se, nel loro vissuto, abbiano qualche esperienza diretta.

Facciamo quindi fare qualche gioco d'immaginazione, per far loro sperimentare una " nuova vista" e situazioni di emarginazione del prossimo che ci circonda e di cui spesso non ci si rende conto.

 

- GIOCO 1: tenere chiusi intensamente gli occhi per un tot di tempo; quando si riapriranno la percezione dell'ambiente e delle persone sarà diversa: più completa e profonda.

 

- GIOCO 2: pensare di essere invisibili.... dopo un prima momento di euforia, perché la situazione di invisibilità apre prospettive impensabili, ci si accorge che l'invisibilità blocca la socialità: non si è cercati, nè coinvolti, nè considerati, etc. Subentra quindi la delusione e un senso di abbandono.

 

Prendendo spunto dal materiale on line possiamo chiudere l'incontro con una micro-celebrazione svelando un'icona e accompagnare lo svelamento con intenzioni di ringraziamento, proposte dai bambini,  per il dono della vista, etc.  

 

Il terzo personaggio è Zaccheo. E' una figura molto nota ma i ragazzi non ne hanno mai sentito parlare. Possiamo partire dalla drammatizzazione che troviamo nel materiale web. Fare una ricerca per vedere se esiste un video, no cartone animato, che parli di questo personaggio. Oppure possiamo partire dall'immagine del sussidio.

Ma prima bisogna sempre introdurre l'avvenimento, oppure nell'eseguire la lettura del brano evangelico presente rispondere alle domande che sono presenti nelle nuvolette.

E' bene accompagnare piano piano i ragazzi alla scoperta di questo personaggio ma bisogna stare attenti a non far dire ciò che non c'è scritto.

Sarebbe opportumno sottolinea la decisione di Zaccheo di ridare quanto ha rubato. La domanda da porre è: "ma cosa sarà successo?", "che cosa avrà detto Gesù?". Non lo sappiamo ed è inutile fare o dare indicazioni. E' importante far emergere dai ragazzi che l'incontro con Gesù ti fa cambiare stile di vita (come per Pietro e il cieco di Gerico).

Chiedere ai ragazzi se hanno già incontrato Gesù, dove e come. La risposta che ci si aspetta è la preghiera, a Messa, nell'incontro con gli altri...

A questo punto possiamo andare oltre e soffermarci sulla frase "devo fermarmi a casa tua" e chiedere se Gesù si è mai fermato a casa di ogni ragazzo. Anche qui la risposta è idfentica a quella di prima.

Per rendere visibile questo incontro con Gesù possiamo far preparare su un cartoncino un cuore come quello indicato a pag. 13 del sussidio. Lo divideremo in due parti dove in una faremo scrivere il nome del ragazzo/a e nell'altra parte i nomi che compongono la famiglia.

Aggiungeremo una striscia con la scritta: "Oggi Gesù si è fermato in questa casa" e chiederemo di affiggirlo alla porta di casa in modo che, al rientro da scuola, dal gioco o da altro capiscano che c'è un Amico che li aspetta.


MOIRA, ELENA, ELVIRA

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