CON TE! AMICI - Tappa 3 - Tempo 3

 GESÙ È IL PANE PER TUTTI

 

 in tempo di Covid - 19

·         Riferimenti sussidio: pp. 36-39

·         Riferimenti guida: pp.70-71

 

·         Cosa vogliamo vivere

Vogliamo che i ragazzi si sentano parte del dono di Gesù e collaborino con lui, mettendoli di fronte alla decisione di donare qualcosa di sé stessi, perché il Signore possa moltiplicare per tutti.

 

·         Esperienze: lettura a bivi del Vangelo della moltiplicazione dei pani e dei pesci (Mt 14,13-21) e drammatizzazione.

 

·         Svolgimento base

Questo Tempo si può sviluppare in quattro momenti:

1.                  lettura del Vangelo a bivi; (Allegato n.^ 1 –power point)

2.                  approfondimento sulla decisione dei discepoli di fidarsi di Gesù;

3.                  preparazione della drammatizzazione oppure narrazione della storia di “
Heleazar, il ragazzo dei cinque pani e due pesci

4.                  Invito a preparare la Messa.

 

1.      Lettura a bivi del Vangelo

 della moltiplicazione dei pani,  concentrando l’attenzione su tre decisioni sorprendenti che Gesù prende nel corso della storia:

-                      il suo andare in un luogo in disparte dopo l’uccisione di Giovanni Battista;

-                      il suo sentire compassione per la folla, con il conseguente cambio di programmi per rimanere con loro;

-                      l’invito ai discepoli a provvedere alla fame della gente.

 

In questa prima parte del Tempo si vogliono aiutare i ragazzi a comprendere che le decisioni prese da Gesù non sono scontate o di comodo, ma vanno nella direzione del dono di sé, senza condizioni, che poi lo porterà a morire sulla croce.

Infatti, di fronte alla notizia dell’arresto di Giovanni Battista, Gesù non scappa né si nasconde, piuttosto si ritira in un luogo solitario a pregare, come suole fare nei momenti decisivi della sua vita. Quando poi la folla lo raggiunge, egli si lascia commuovere e accoglie coloro che ricorrono a lui, non curandosi del fatto che radunare la folla in quel momento potrebbe essere pericoloso.

Infine, quando ormai si fa sera, non congeda la folla, come prudentemente vorrebbero i discepoli, ma al contrario chiede loro un’ulteriore e concreta presa a carico dei bisogni di quella gente.

Nel file allegato al Tempo 3, scaricabile on line, sono indicati le tre soste nel testo evangelico in cui si offrono ai ragazzi dei “bivi”, cioè due soluzioni alternative, plausibili, tra cui scegliere per far procedere il racconto. È possibile anche inventarne altre, o addirittura chiedere ai ragazzi stessi di immaginare come la vicenda potrebbe andare avanti.

Il modo più semplice per realizzare questo tipo di attività è il seguente: il catechista racconta o legge la prima parte del Vangelo, e poi attacca su un cartellone bianco i versetti corrispondenti, precedentemente preparati.

Quando si arriva ad uno dei “bivi” suggeriti (o di quanti sono stati inventati), il catechista chiede ai ragazzi di immaginare come la storia potrebbe proseguire, proponendo loro le due alternative: quella effettivamente presente nel testo evangelico e l’altra predisposta; lo può fare utilizzando due strisce di carta, ciascuna delle quali riporta il testo che descrive la situazione scelta.

I ragazzi discutono e si interrogano sulla possibile decisione di Gesù; solo al termine del dialogo, il catechista svelerà qual è stata la sua reale decisione, attaccando al cartellone la striscia che riporta la soluzione corretta.

La storia può continuare alternando il racconto (o la lettura) alla discussione e scelta nei punti di bivio.

 

1.      Approfondimento: la decisione dei discepoli di fidarsi di Gesù

 

L’ultimo bivio sorprendente introduce i ragazzi all’immedesimazione nell’esperienza dei discepoli: essi sono chiamati a credere in qualcosa di impensabile e di apparentemente impossibile, ma il realizzarsi di questa impossibilità avverrà solo attraverso la loro risposta affermativa alla provocazione di Gesù. La moltiplicazione dei pani avviene solo a partire dal poco che i discepoli possono offrire. I discepoli capiscono che possono prendere parte al prodigio di Gesù solo donando qualcosa di loro stessi.

Gesù inoltre li “chiama dentro” nella sua azione, poiché chiede anche che siano i discepoli stessi a prendere il pane e a distribuirlo alla gente: in questo modo, essi non solo offrono coraggiosamente a Gesù ciò con cui operare il miracolo, ma ne sono anche protagonisti.

Il sussidio alle pp.38-39 propone la lettura del Vangelo segnalando i tre bivi e chiede ai ragazzi di cancellare quale decisione bloccherebbe il corretto svolgimento del racconto. È consigliabile usare il testo solo come ripresa dell’attività fatta con il cartellone, perché altrimenti i ragazzi correrebbero avanti per vedere che cosa succede.

 

2.      Preparazione della drammatizzazione

 

L’ultima fase di questo Tempo parte dal dialogo che esprime la reazione dei discepoli di fronte alla proposta di Gesù (file tempo3_drammatizzazione, disponibile on line) di provvedere loro stessi a dar da mangiare a tutta quella gente.

Si chiede ai i ragazzi come potrebbe proseguire il racconto. Insieme ai ragazzi si vuole, quindi, mettere in scena quello che succede dopo l’invito di Gesù. Si suggerisce di seguire le indicazioni del file on line (guida per realizzare una drammatizzazione con i ragazzi) e di dedicare tutto il tempo necessario (eventualmente anche in un ulteriore Tempo per l’allestimento) e di lasciare che ciascuno dei ragazzi si esprima

 

su quale posizione prenderebbe, su come il racconto vada avanti e su quali epiloghi possa avere.

È importante che i ragazzi esprimano anche la loro fatica e resistenza a fidarsi della proposta di Gesù; qualcuno di loro paradossalmente potrebbe scegliere anche di andarsene. È altrettanto utile che fra di loro si aiutino a trovare la motivazione per restare o per assecondare l’indicazione di Gesù «Date loro voi stessi da mangiare».

Raccogliendo i pensieri di tutti, ogni gruppetto scriverà poi un canovaccio per una drammatizzazione che realizzerà davanti a tutto il gruppo nel tempo successivo.

Il Tempo finisce volutamente “in sospeso” perché l’annuncio dell’azione di Gesù cada sull’attesa dei ragazzi.

Nel sussidio a pp.39 vengono riportati due scritti di sant’Ambrogio: un versetto dell’Inno dei Vespri dell’Epifania e un breve stralcio tratto dal commento al Vangelo di Giovanni, in cui il vescovo immagina, suggestivamente, che il pane si sia moltiplicato nelle mani dei discepoli.

 

Qualora – soprattutto se l’incontro dovesse svolgersi in modalità online - non si riuscisse ad organizzare la drammatizzazione di cui sopra, oppure a narrarla, si potrebbe raccontare ai ragazzi la storia di “Heleazar, il ragazzo dei cinque pani e due pesci” (Allegato n.^ 2). Così come suggerito sopra, al termine della narrazione - che potrà essere lasciata anche in sospeso, come suggerito per la drammatizzazione - si potrebbero invitare i ragazzi ad immedesimarsi in Heleazar … che cosa avrebbero fatto loro? …. Gesù avrebbe potuto fare tutto da solo, ma sceglie diversamente perché desidera che ciascuno di noi, anche con poco, partecipi al disegno di salvezza: solo così facendo, Gesù compie i “segni”!!!

 

1.      Invito a preparare la Messa

 

Alla fine di questo Tempo si coinvolgono i ragazzi rivolgendo loro un invito perché, o a turni o a gruppi ristretti, ogni domenica si ritrovino poco prima dell’inizio della Messa domenicale per preparare il necessario per la presentazione dei doni, cioè per quel momento del rito eucaristico in cui ci scopriamo fare qualcosa di simile a quanto hanno compiuto i discepoli di un tempo: rendersi disponibili a Gesù e al suo progetto, mettendo a disposizione qualcosa di nostro e, insieme ad esso, noi stessi.

 

 

 

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