CON TE! CRISTIANI - TAPPA 3

LA FELICITA’ E LE BEATITUDINI

Incontro con i genitori

 La ripresa dell'incontro di catechismo per il gruppo di 5° elementare (anno della Cresima) dopo le vacanze natalizie è stato l'occasione per incontrare i genitori per continuare il discorso educativo già intrapeso con la tappa 1.

La tematica ci è sembrata appropriata perché dovendo trattare l'aspetto della "felicità" abbiamo cercato di far riflettere su cosa indichiamo ai ragazzi perché ci si possa annoverare tra coloro che sono felici.

Questa volta il laboratorio è stato parallelo tra i ragazzi da una parte e i genitori dall'altra.

I ragazzi hanno visitato 3 stand dove veniva mostrata la stella della felicità di 3 beati Piergiorgo Frassati, Gianna Beretta Molla e don Pino Puglisi

I genitori hanno svolto l'incontro in questo modo:


OBIETTIVO (in assemblea) (min. 5)  

Guidare i genitori a capire il vero senso della felicità che poi viene tradotto nel discorso della montagna (Mt 5,1-12).

Far riflettere su cosa è per loro e poi per i loro figli “la felicità”.

Quindi uscire dai modelli stereotipati di “stare bene con se stessi”, “avere tanti soldi”, “non avere problemi”…..

 

ACCOGLIENZA (mentre i genitori entrano nel saloncino a prendere posto proposta la canzone “FELICITA’” di Al Bano). Poi c’è il saluto iniziale e anche il rinnovo degli auguri per il nuovo anno.

 

  

PREGHIERA (in assemblea) (min. 3) – Salmo 1  

1 Beato l'uomo che non cammina secondo il consiglio degli empi,

che non si ferma nella via dei peccatori;

né si siede in compagnia degli schernitori;

2 ma il cui diletto è nella legge del SIGNORE,

e su quella legge medita giorno e notte.

3 Egli sarà come un albero piantato vicino a ruscelli,

il quale dà il suo frutto nella sua stagione,

e il cui fogliame non appassisce; e tutto quello che fa, prospererà.

4 Non così gli empi,

anzi sono come pula che il vento disperde.

5 Perciò gli empi non reggeranno davanti al giudizio,

né i peccatori nell'assemblea dei giusti.

6 Poiché il SIGNORE conosce la via dei giusti,

ma la via degli empi conduce alla rovina.  Gloria al Pdre…..

  

PROIEZIONE (in assemblea)  (min.15)  

Viene posta inizialmente questa domanda:

“Che cosa è per me la felicità” – “ quand’è che sono felice”

E viene chiesto di esprimere brevemente le proprie indicazioni

 

Viene distribuito un foglio con al centro una stella a 4 punte con queste indicazioni:

in alto -        in rapporto con me stesso

a destra -    in rapporto con Dio

in basso -     in rapporto con gli altri

a sinistra -   in rapporto con le cose

Nel frattempo viene fatta ascoltare la canzone “I sogni son desideri” e viene lasciato il tempo necessario affinché ciascuno possa riflettere e scrivere.

Poi si chiede di indicare cosa è stato scritto per i quattro punti e le indicazioni vengono scritte su un tabellone, oppure, se la stella viene proiettata, all’interno del quadrato di riferimento.

 

Poi vengono presentate la stella di san Francesco e di Piergiorgio Frassati e viene chiesto se queste persono possono considerarsi “felici”. Se la loro vita, così com’è indicata è stata una vita “felice”.

Dopo le diverse indicazioni dei genitori vengono presentate le vere figure di san Francesco e di Piergiorgio Frassati.

 

APPROFONDIMENTO (in assemblea)  (min. 30) 

Che cos’è la felicità? E’ una domanda a cui è difficile rispondere anche se tutti siamo alla ricerca della felicità. Non sempre siamo disposti ad ammetterlo, a volte lo neghiamo per non sembrare infantili e poco realisti. Quindi tutti desideriamo essere felici. Della felicità ne parlano le favole, la canzone durante la fase di “proiezione” che avete svolto prima, non è stata inserita a caso, ne parlano le canzoni, le poesie, i film… a volte anche per riferire che l’obiettivo non è stato raggiunto oppure che la felicità sperimentata è stata compromessa con conseguenze a volte tragiche.

Se diamo uno sguardo alla Sacra Scrittura vediamo che la felicità viene da Dio. E dietro ogni esperienza che gonfia il cuore umano c’è il mistero buono di Dio. La grazia che sorregge il mondo da sempre è il luogo in cui scaturisce la nostra beatitudine.

Ed eco il passaggio successivo. Se siamo felici, ma di una felicità vera, siamo anche beati. Quante volte abbiamo detto: “Ah, beato te….” Ma questo è possibile se Dio dimora in noi, se camminiamo alla sua presenza. In questo modo compiamo la sua volontà, ci sentiamo protetti da Lui, guidati, consolati, perdonati…amati, ed è questo il vero motivo della felicità umana.

Il discorso della montagna di Matteo 5 (1-12) risponde appieno al grande desiderio che il cuore umano coltiva da sempre, fin dalla sua esistenza. Ma quali sono le forme di questa felicità che agli occhi del mondo sembrano un obbrobio, un abominio?

 

Matteo 5,1-12

1 Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli.
2 Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo:
3 «Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
4 Beati gli afflitti,
perché saranno consolati.
5 Beati i miti,
perché erediteranno la terra.
6 Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
7 Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
8 Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
9 Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
10 Beati i perseguitati per causa della giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
11 Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
12 Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.

Qui sorge subito una domanda, a chi si rivolge Gesù e in quale occasione?

Gesù andava in giro per la Galilea predicando la buona Novella del regno e curando ogni sorte di malattia e infermità. Tutti accorrevano a lui e da ogni parte. Ma Gesù si rivolge ai discepoli mentre sullo sfondo c’è questa moltitudine. Ecco i destinatari di questo meraviglioso messaggio: i discepoli e le folle. Questo perché aveva una compassione smisurata, un affetto profondo per tutte quelle genti. E sono questi sentimenti che lo portano ad annunciare a tutta l’umanità la speranza di Dio, la grande promessa divenuta realtà. Infatti è da ora, da questo momento che si può essere beati e che è questo il desiderio di Dio per ogni vivente.

E’ una parola che viene ripetuta all’inizio di ogni frase per 9 volte: BEATI!

E la beatitudine è l’essenza del cristianesimo.

Quante volte abbiamo immaginato i santi come a dei “supereroi”, protesi al sacrificio, alla serietà. C’è anche questo in loro ma prima di tutto il loro segreto è quello di essere stati gioiosi nel cuore, di aver vissuto nella bellezza della grazia di Dio, di essere stati salvati e di essere suoi figli.

Ma questa promessa di essere beati deve essere misurata nella quotidianità, attraverso la fatica, la complessità dei rapporti, e allora come si può parlare di beatitudine di fronte a tutte le “malvagità” che ci circondano ?

Non crediamo che ci sia differenza tra le folle che seguivano Gesù e le nostre situazioni. Quello che Gesù annuncia non ha paura di misurarsi con il vissuto umano e con le sue ferite. Le otto beatitudini annunciate da Gesù sono le otto forme che il regno di Dio assume quando ci misuriamo con la concretezza della nostra vita.

(cfr. 02-parola-adulti-01-le-beatitudini da materiale web - ITL-Libri)

 

Guardiamo in dettaglio queste indicazioni di Gesù:

(prevedere un’eventuale proiezione)

 

BEATI I POVERI IN SPIRITO

Beati coloro che si accorgono di essere piccoli e così scoprono di poter contare su Dio e non solo sulle proprie forze

 

BEATI QUELLI CHE SONO NEL PIANTO

Beati coloro che accettano le difficoltà e sono sensibili nei confronti di coloro che soffrono, così accolgono la consolazione di Dio

 

 

BEATI I MITI

Beati coloro che sono umili e pazienti, non rispondono al male con altro male, piuttosto vincono il male con il bene

 

BEATI QUELLI CHE HANNO FAME E SETE DI GIUSTIZIA

Beati colo che difronte alle ingiustizie non stanno soltanto a guardare, ma sentono il bisogno di fare la propria parte per accrescere la fraternità con tutti

 

BEATI I MISERICORDIOSI

Beati coloro che hanno a cuore le miserie degli altri, non ricordano il male ricevuto, offrono un’altra possibilità a chi li ha offesi e agiscono sempre con tenerezza e amore

 

BEATI I PURI DI CUORE

Beati coloro che sono sinceri e limpidi, non hanno secondi fini e vedono la parte di bene che c’è in tutte le cose

 

BEATI GLI OPERATORI DI PACE

Beati coloro che si impegnano a mantenere la pace, sanno chiedere scusa e aiutano gli altri ad andare d’accordo

 

BEATI I PERSEGUITATI PER CAUSA DELLA GIUSTIZIA

Beati coloro che non hanno paura di pagare di persona il prezzo della fraternità, preferiscono agire bene anche se possono incontrare incomprensioni e ostilità

 

 

A questo punto si chiede se qualcuno ha qualche osservazione o domanda o perplessità, e prima di sciogliere il gruppo si scioglie per celebrare la messa è stata posta una domanda:

"SONO <LUCE> PER QUALCUNO?"

Al tewrmine della messa, mentre i ragazzi facevano merenda e giocavano il don ha dato i dettagli tecnici inerenti al sacramento della Confermazione.

 

Materiale occorrente e link

PC

Proiettore

Musica:   Felicità

              I sogni son desideri

File PowerPoint:   13 gennaio 2024

Stella per i genitori

Preghiera finale   "Il segreto per essere felici"

Penne- matite 

Le stelle di san Francesco e del beato Piergiorgio Frassati sono disponibili nel materiale web (ITL-Libri   tappa3-tempo1-verso-la-felicità)


I catechisti parrocchia Natività di Maria vergine - Cuoricino (Cardano al Campo)


 

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