CON TE! FIGLI - TAPPA 6

TAPPA 6  NIENTE PAURA!                                      

GUIDA pag. 64-70 SUSSIDIO pag. 34-39

 

IL FILO CHE LEGA QUESTA TAPPA ALLA PRECEDENTE È L’AUTOREVOLEZZA

della sua Parola e dei suoi Gesti che nella tappa precedente liberano dal male e ci interrogano CHI E’ GESU’?, in questa tappa Gesù si rivela come colui che aiuta a passare dalla paura ALLA FIDUCIA.

SCEGLIAMO IN QUESTO PRIMO ANNO DI NON LEGGERE IL VANGELO AI BAMBINI MA RACCONTARLO.

PAG. 36- 37 DRAMMATIZZAZIONE DELLA TEMPESTA:

Con le sedie e con i teli si costruisce una ‘BARCA’ i bambini se possibile vengono fatti travestire con gli abiti del tempo di Gesù  che verrà interpretato da un adulto o un animatore.

All’inizio si invitano i bambini a immedesimarsi e suggerire a Gesù dove posare lo sguardo, cosa sentire la bellezza del trovarsi in barca in mezzo al lago… (guarda gli uccelli! Uh ho visto un pesce!  Ecc.)

Poi si inserisce l’imprevisto…. (come nella vita non si annuncia arriva e ci travolge…) una vera TEMPESTA senza

esclusione di colpi: il suono del mare il vento (ventilatore) il rombo del tuono e gli schizzi di acqua (benedetta al profumo di mare) ….  E Gesù? Si è addormentato mentre la barca è in preda ai flutti….Presto qualcuno svegli Gesù! (a questo punto chiediamo a chi impersona Gesù di indugiare nel suo sonno e di svegliarsi per nulla preoccupato nonostante l’agitazione dei bambini) La tempesta non si placa Solo lui ci può aiutare induciamoli a pronunciare la frase dei discepoli “ MAESTRO NON TI IMPORTA CHE SIAMO PERDUTI?” E’ a questo punto che arriviamo al cuore dell’esperienza GESU’ che si sveglia e con autorità calma la tempesta dicendo al vento e al mare: “TACI, CALMATI” si spengono il vento e il rumore del mare in tempesta, torna il rumore delle onde dolci e il suono dei gabbiani. UN APPLAUSO A GESU’!

§ Ma come ha fatto? Tutti siamo pieni di grande timore: “Chi è, Gesù, per poter comandare al vento e al mare? Che forza è mai, quella di Gesù, che vince le tempeste e le paure?”.
Gesù quella sera ci ha salvati, ci ha tirati fuori dal pericolo, ha spento la paura, ci ha fatto sentire in buone mani. Mani forti, sicure, salde.
Poi, Gesù ci guarda. I nostri occhi sono sbarrati, lo fissiamo tutti sorpresi. E lui ci dice: “Perché avete paura? Non avete ancora fede?”
Hai ragione, Gesù, noi non abbiamo ancora molta fede, è sempre così poca e così piccola. Ti chiediamo di far crescere la nostra fede in te, Gesù.

 

POI CI SI RIAPPROPRIA DELL’ESPERIENZA aiutati dal dipinto a pagina 34 o dando voce ai discepoli pag 35 del sussidio

Che cosa mi ha colpito di questo episodio del Vangelo?

ESPRIMERE LE PROPRIE EMOZIONI E PAURE
Questa storia mi ha toccato? Cosa mi ha detto?


1 Si veda: Parola_bambini_Gesù_ferma_la_tempesta.§

2 Si può continuare a interiorizzare l’ascolto osservando l’immagine del sussidio. Dialogando insieme ai bambini si lascia che si esprimano liberamente, cogliendo alcuni particolari dell’illustrazione oppure dicendo cosa provano guardando Gesù. Si inviterà anche i bambini a riconoscere che quel braccio che è teso verso Gesù è il nostro.

MA COSA VUOL DIRE FIDARSI? SPERIMENTIAMOLO INSIEME CON I

GIOCHI DI FIDUCIA:

MI FIDO DI TE

Stabilire il percorso (di solito slalom tra le sedie)
Si gioca a coppie, uno dei due bambini viene bendato e gli si dice che dovrà fidarsi delle indicazioni che il suo compagno gli darà  senza parlare
– tocco sulla spalla destra = gira a dx – tocco sulla spalla sinistra = gira a sx – tocco al centro della schiena = dritto
– tocco sulla testa = girati. Il bambino che darà le indicazioni non dovrà proferire parola. A fine gioco, lasciare uno spazio di dialogo e confronto su ciò che si è vissuto.

TI PRENDO!

La catechista si pone dietro al bambino (uno alla volta) che dovrà lasciarsi cadere indietro sicuro che la catechista lo prenderà tra le braccia (no farlo fare tra bambini perché si fanno male se ci sono aiuto animatori invece si)

Quindi, si può proseguire scrivendo sul sussidio a p. 38 la buona notizia che oggi Gesù mi ha donato e una breve preghiera: Io mi fido di te, Gesù, e ti dico: 

CANTO STAI CON ME ..........                                                                          

PAG  38 ASCOLTO GESU’ CHE MI PARLA:

MA GESU CHI è? CHI E PER ME… UN TESTIMONE* da intervistare: che cosa ti colpisce di più nella figura di Gesù? Che cosa ti affascina? Quando hai capito nella tua vita che Gesù è un amico che tende la mano, soccorre e accompagna? È cambiato il tuo modo di vedere il Signore rispetto a quando eri bambino? Perché?

*Anche la stessa catechista o il catechista di un altro gruppo possono raccontare la loro testimonianza di incontro con Gesù

PAG  39

Raccogliendo l’accenno del brano evangelico di Mc 4,36b alle altre barche che compivano l’attraversata, si presenta il rilievo universale dell’azione di Gesù. Egli non è solo il salvatore dei suoi, ma il redentore del mondo e dell’umanità. chi c’era su queste barche?
In questa prospettiva, e in continuità con il percorso compiuto nella sesta tappa, si propone di celebrare Gesù come luce del mondo.

RITO DELLA LUCE

Tutti si dispongono davanti all’icona o immagine sacra. I lumi/ceri sono spenti.

Chi presiede dà inizio alla celebrazione.
P. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo.
T. Amen.

Quindi, un lettore, o lo stesso presidente, introduce il rito con queste parole o altre simili:
L. Gesù è luce che vince la notte. A lui vogliamo affidare le nostre paure e il male del mondo
intero. Apriamo ora la Bibbia alla pagina del brano biblico che ha accompagnato il nostro
cammino. Come nel Vangelo della tempesta nel lago di Galilea, Gesù vince il buio con la sua luce e

la sua Parola potente ci rende pieni di fiducia.

Davanti all’icona o alla raffigurazione dell’episodio evangelico si apre la Bibbia al brano di Mc 4,35‐ 41 ed eventualmente un altro lettore lo legge. (Non è strettamente necessario rileggere il testo, perché i bambini l’hanno già previamente assimilato, tuttavia è bene almeno far capire che si apre
la Bibbia proprio su questa pericope.)

 

GESU LUCE PER IL MONDO :RITO DELLA LUCE

Chi presiede accende il lume dell’Icona mentre, se possibile, si canta:
R. «Il Signore è la luce che vince la notte! Gloria, gloria, cantiamo al Signore!»

Si leggono quindi i seguenti versetti e si canta ogni volta il ritornello precedente.
L. Dice il Signore Gesù: Io sono la luce del mondo! R.
L. Dice il Signore Gesù: chi segue me non cammina nelle tenebre! ! R
L. Dice il Signore Gesù: chi segue me avrà la luce della vita! R

A questo punto chi presiede, attingendo la luce dalla lampada davanti all’icona, accende i lumi dei bambini (oppure ciascun bambino si accosta alla lampada e accende ad essa il proprio lume); nel frattempo si possono leggere i seguenti versetti e cantare ogni volta il ritornello «Gloria, gloria...».
L. Dice il Signore Gesù: finché sono nel mondo, io sono la luce del mondo! (cf. Gv 8,12 e seguenti)
L. Viene nel mondo Gesù, la luce vera che illumina ogni uomo! (cf. Gv 1,9)
L. In Gesù è la vita, e la vita è luce degli uomini! (cf. Gv 1, 4)
L. Un tempo eravamo tenebra, ora siamo luce nel Signore! (cf. Ef 5,8)
L. Comportiamoci, perciò, come figli della luce! (cf. Ef, 5, 9)
L. Il frutto della luce è bontà, giustizia e verità! (cf. Ef 5, 9)
L. Chi fa la verità, viene verso la luce! (cf. Gv 3, 21)
L. Signore Gesù, alla tua luce vediamo la luce! (cf. Sal 35, 10)
L. Il Signore è mia luce e mia salvezza: di chi avrò paura? (cf. Sal 27,1)

BREVE SILENZIO E INTERCESSIONI

Quando tutti i lumi sono accesi il catechista invita i bambini a vivere un momento di silenzio e poi a rivolgere invocazioni spontanee o preghiere di intercessione. Se la celebrazione, invece che nella tappa 4, viene proposta nella tappa 2, questa parte di preghiera di intercessione si omette.

CONCLUSIONE
Il presidente invita tutti a concludere la celebrazione con la preghiera del Signore.
P. Diciamo insieme la preghiera che ci ha insegnato Gesù:
T. Padre nostro...
P. Il Signore ci benedica e ci custodisca.
T. Amen.
Poi chi presiede fa il segno della croce e tutti lo fanno insieme con lui.
T. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo. Amen.
Se presiede un presbitero o un diacono, può impartire la benedizione e pronunciare il congedo:
P. Il Signore sia con voi.
T. E con il tuo spirito.
P. Vi benedica Dio onnipotente: Padre, Figlio e Spirito santo.
T. Amen.
P. Andiamo in pace.
T. Nel nome di Cristo!

CANTO FINALE
Si possono lasciare i lumi accesi davanti all’icona

  


  SILVIA ANTONELLO (MORNAGO)

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