CON TE! DISCEPOLI - TAPPA 2 - (Azzate - Somma L. - Gallarate)

L'AMICIZIA tra DIO PADRE e l'UOMO

 

Ciao a tutti 

cosa vogliamo vivere in questa 2 TAPPA:

L'AMICIZIA tra DIO PADRE e l'UOMO.

 

Continuiamo il nostro cammino cercando di comprendere perchè siamo passati dagli amici di GESU' come ZACCHEO, PIETRO, il CIECO a circa 1300 anni a.C.

Dobbiamo imparare a comprendere i tempi e la Venuta di Gesù.

Questa è la tappa della Memoria, senza la quale non riusciamo a comprendere il perché' Dio si è fatto Uomo.

I tre personaggi sono: MOSE', ELIA e MARIA.

MOSE' ed ELIA sono due figure forti nella storia della salvezza. Noi li ritroveremo nell'episodio della Trasfigurazione. Tutte le promesse di questi Padri si compiranno nella Madre di DIO. MARIA.

Cosa vogliamo vivere con i ragazzi?

Parlare di questi personaggi ci porta a far comprendere come era il rapporto tra Dio e loro. Il loro comportamento nei confronti del Signore è stato di ubbidienza, ascolto, e soprattutto rispetto.

Mosè ed Elia sono fragili, vulnerabili eppure erano importanti.

Iniziamo da MOSE'.

Possiamo raccontare ai nostri ragazzi la storia in breve, chi era perché è stato scelto MOSE'.

Mosè uomo fortunato, in un periodo storico molto importante viene salvato dalle acque, sottolineiamo questo, viene salvato.

E' questa la sua salvezza?

Mosè vive nell'agio, ma DIO lo guarda e quando ormai adulto per un errore viene cacciato via dal suo mondo per riprendere un cammino diverso, incontra nuove persone, vive in modo diverso, e..... un giorno cosa vedono i suoi occhi un fuoco che continua a bruciare in una grotta.

Curiosità e desiderio di conoscere lo portano ad entrare nella caverna.

 

ALT!!!!!!!!

Fermati MOSE'

 

Cosa succede? Mosè si rende conto di essere in un posto dove il Fuoco Arde ma non brucia.

Mosè è invitato ad entrare senza sandali da DIO, il Signore dei Padri.

Mosè è invitato a Salvare un popolo.

Quante cose sono state chieste ad un uomo che non era più un principe, ma solo un pastore.

Cosa vogliamo far vivere ai nostri ragazzi?

Il rispetto per il luogo dove incontrano DIO.

La fiducia in questo Dio.

L'abbandono in DIO.

Si potrebbe organizzare una mini celebrazione in questo momento.

Si chiede al nostro parroco di poter portare i bambini in cappella o in Chiesa, si entra in silenzio e senza scarpe per rispetto del luogo dove siamo.

Spiegare che li c'è Gesù nel tabernacolo e il mio comportamento deve essere sempre di rispetto ogni volta che entro in una Chiesa.

Togliere le scarpe vuol dire proprio mi libero dell'ultimo intralcio del mio corpo per stare vicino a te o DIO.

Si può fare una piccola preghiera di ringraziamento e un Padre Nostro.

 

Cosa insegna Mosè col suo capo chino davanti al fuoco ardente? Anche io posso comportarmi come Mosè.

Entro in chiesa in silenzio, genuflessione, e segno di Croce.

 

Cosa affida DIO a MOSE' ......Un popolo da salvare.

Mosè è preoccupato?

Certamente, ma si fida fino alla fine, infatti tutti entreranno nella terra promessa 

solo Mosè rimane fuori.

 

Possiamo fare il gioco a pag. 22 del libro 

Chiediamo ai nostri bambini il loro vissuto e che cosa avrebbero fatto loro al posto di

Mosè. Chiediamo loro di venire a Messa ogni domenica cercando di portare i loro

Genitori; è un impegno enorme ma a volte dove non riescono gli adulti i bambini 

fanno miracoli.

 

Un caro saluto ELVIS

 

 

MARIA E L'ANNUNCIO DELL'ANGELO; UN REGALO DELLA CHIESA: L'AVE MARIA

 

In questo tempo, che trova una giusta collocazione nel calendario dell'anno liturgico (stiamo per entrare in AVVENTO), troviamo e scopriamo in Maria, con il suo SI', il compimento delle promesse dei Padri.

Come Mosè ed Elia, anche Maria vive in maniera straordinaria ed intima l'incontro con Dio (tutto è presente ed intuibile: SPIRITO, OMBRA, BREZZA, SILENZIO)

Ricordiamoci di sottolineare la giovane età di Maria e domandiamoci (tenendo sempre

presente il nostro gruppo) da che cosa sia meglio partire per presentare il tempo.

Tuttavia, sia che si parta dall'immagine del sussidio (pag. 24, 25), o dai primi versetti del Vangelo di Luca (1, 26-38) o anche dalle prime parole dell'Ave Maria, ciò che emerge con forza è l'ANNUNCIO straordinario di un fatto, di un evento che coinvolgerà ogni uomo.

Per i bambini, sia che abbiano o non abbiano ancora ricevuto il Vangelo, forse è più immediato partire dall'immagine, facendo sempre una premessa geografica (teniamo sempre in bella mostra la cartina geografica). Indichiamo che siamo in Galilea, la "terra delle genti", " terra dei pagani". Precisamente ci troviamo in una località: Nazareth, senza alcun riconoscimento religioso e, come si vede dall'immagine, in una casa priva di sfarzo (diversamente dall'annuncio dell'angelo a Zaccaria, nel tempio di Gerusalemme...v. Luca 1, 1-25).

PERCHE' questa semplicità? Perché questo annuncio deve entrare nella storia, piccola o grande che sia, di tutti gli uomini. Questo annuncio e il SI' di Maria sono alla base della STORIA della SALVEZZA, che è per tutti. Un annuncio che deve arrivare a tutti ha bisogno di semplicità, umiltà e, per essere meglio percepito ed interiorizzato, di silenzio.

 Anche il TEMPO è un giorno normale, non festivo. L'ambiente che vediamo parla di ferialità: vediamo una pentola sul fuoco, una giovanissima Maria con i mestoli in mano, in abiti casalinghi e non in preghiera, ancora inconsapevole di dover dare una risposta importante da cui dipenderà la salvezza degli uomini.

In questo ambiente, improntato alla semplicità, irrompe la figura maestosa dell'angelo. Immaginiamoci in quella scena e cominciamo a pensare alle nostre possibili reazioni.

Passiamo quindi alla lettura LENTA e ben SCANDITA del brano di Vangelo, aiutati dai commenti e suggerimenti che troviamo ai lati della pagina.

Cerchiamo di capire bene ruolo e funzione dei due protagonisti:

- L' ANGELO, il " super messaggero, esordisce con un " Rallegrati..." che prelude a una gioia grandissima, ma non esente da fatica; infatti "Il Signore è con te" non è solo un saluto, ma anche la consegna di una missione.

- MARIA? Come reagisce? Ella, pur nella sua giovane età, non è tanto spaventata dall'angelo, quanto è invece turbata dalle sue parole. Ha "bisogno" di capire come potrà avvenire questo concepimento (infatti il matrimonio non è ancora ufficiale: è nell'anno di attesa e non vive ancora con Giuseppe), anche se non lo mette in dubbio. La risposta dell'angelo è convincente e vincente, anche perché egli gioca la " carta" Elisabetta.... " nulla è impossibile a Dio".

Allora si FIDA!. Ha coraggio, forza e maturità. Il suo ECCOMI la indica come modello del credente.

Poi l'angelo si allontana e Maria (si presume), rimane sola, nel silenzio, fino all'incontro con Elisabetta (Luca1, 39-56).

 

A questo punto diamo la parola ai bambini, suggerendo qualche pista di ragionamento e immedesimazione:

                                 IO AL POSTO DI MARIA

-Sarei capace di fidarmi come lei?

-Avrei lo stesso coraggio di un SI' che può cambiare la vita in modo radicale?

-Sarei capace di affrontare la reazione e le critiche della società, dell'ambiente in cui vivo?

 

INVITIAMO i bambini a fare silenzio e facciamo capire, magari con il gioco suggerito nel sussidio, che nel silenzio si percepisce meglio il significato delle parole e anche della preghiera.

 

 

 

Parliamo poi dell'AVE MARIA: un regalo della Chiesa.

vediamo che la prima parte contiene il dono della parola di DIO (abbiamo già letto le parole di Luca), il dono del SI' di Maria per la nostra salvezza.

Per la seconda parte dobbiamo aspettare secoli! Solo alla fine del XVI secolo la preghiera, completa, viene diffusa e donata ai fedeli. Lascio alla vostra curiosità e interesse la possibilità di approfondire questo aspetto. Evidenzio il fatto che c' è stato il lavoro di tante menti umane per superare questioni di carattere marianologico-cristologico (es.: Maria, Madre dell'uomo o di Dio?...), anche la spinta dei Luterani, la riforma tridentina di Pio V (1584). In questa seconda parte c'è quella parte intercessoria formatasi sulla prassi delle Litanie dei Santi (che i Luterani trovavano mancante) che la rende più completa come preghiera e più vicina all'immaginario della gente:

                               REGALO: PAROLA di DIO +

                                                  IMPEGNO dell'UOMO =

                                                  DONO per tutti gli uomini

 

Possiamo anche regalare una piccola pergamena su cui è scritta questa preghiera: un dono per l'Avvento per sottolineare il compimento dell'ANNUNCIO

 

 

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