Discepoli: Tappa 3, tempi 5, 6, 7

PADRE NOSTRO

La recita del Padre Nostro, questa volta all'inizio dell'incontro ci aiuta, nell' affrontare i tempi 5, 6, 7, a far percepire ai ragazzi un clima di FIDUCIA e CONFIDENZA e a farli entrare nel cuore di Dio.

Entrando in questa seconda parte della preghiera vediamo come, alle 3 frasi iniziali riguardanti il Regno di Dio, seguano tre richieste direttamente collegate alla vita di ogni giorno, richieste fatte non individualmente, ma in maniera corale, ecclesiale, da un NOI: FIGLI e FRATELLI.

TEMPO 5 - Nella richiesta del PANE è racchiuso un programma di vita.

a - Nell'imperativo DACCI si nota un rapporto confidenziale, filiale, in cui appare evidente   come questo dono dipenda da Dio che ci è Padre provvidente (v. Libro dell'Esodo: il dono della manna).

b - Nell'aggettivo NOSTRO c'è un invito diretto alla CONDIVISIONE e alla FRATERNITA'.

c - Nell'OGGI e nel QUOTIDIANO si legge una richiesta di sobrietà e della giusta quantità di nutrimento: sia la miseria, sia l'accumulo sono ingiusti.

 

ESPERIENZE o ATTIVITA':

- Si può allestire un cartellone con scritte e disegni di ciò che riteniamo importante per vivere, per nutrirci e farci crescere, che spesso diamo per scontato. Oppure fare una specie di caccia al tesoro degli oggetti di cui crediamo di non poter fare a meno.

- Incontro con un operatore del settore caritativo o del centro aiuto alla vita, oppure di qualche altra associazione di sostegno. del quartiere (perciò più visibile ai ragazzi).

Così si fa capire meglio che noi tutti siamo implicati in questa preghiera: non solo si chiede, ma bisogna anche essere pronti a condividere. Da qui la proposta di un gesto concreto verso i poveri o persone con difficoltà di vario genere.

Naturalmente questo incontro deve essere dinamico: i ragazzi non devono solo ascoltare, ma interagire con domande ed esperienze.

 

TEMPO 6 - La seconda richiesta è quella del perdono ricevuto e dato. Infatti non esiste il perdono di Dio senza che anche noi perdoniamo i nostri fratelli. Pensiamo al Comandamento dell'Amore...

Il perdono riannoda un legame spezzato e ci rimette in pista, ci dà nuovo slancio per compiere il bene.

 

ESPERIENZE o ATTIVITA':

- Ascolto del racconto " Il segnale", presentato nel materiale online. Magari si potrebbe interrompere il racconto prima della fine e far pensare ai ragazzi il finale.

- Costruire fiocchi di "perdono" (prendendo spunto dal racconto " Il segnale"), da portare a coloro che si vogliono perdonare, non appena la situazione sanitaria lo permetterà.

 

Tempo 7 - Aiutiamo i ragazzi (la nuova versione rende questo più comprensibile) a capire che abbiamo bisogno del sostegno di Dio nelle prove della vita e per aiutarci a seguire la strada del bene. Senza il suo aiuto liberante rischiamo di cadere e di sentirci imprigionati, incapaci di agire

Come possiamo rendere chiara questa idea ai ragazzi?

Possiamo fare il gioco delle mani legate. Leghiamo le mani ai ragazzi e invitiamoli a fare un fiocco o altro. Non saranno capaci perché non sono liberi. Una volta che li avremo liberati, riusciranno a riprendere e portare speditamente a compimento quello che stavano facendo.

 ( ELENA )


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DACCI OGGI IL NOSTRO PANE QUOTIDIANO

RIMETTI A NOI I NOSTRI DEBITI COME ANCHE NOI LI RIMETTIAMO AI NOSTRI DEBITORI

NON CI ABBANDONARCI ALLA TENTAZIONE MA LIBERACI DAL MALE.    AMEN

 

Il Padre Nostro si chiude con 3 richieste che, essendo molto concrete, si prestano bene per fare, attraverso degli esempi concreti, collegamenti  diretti al vissuto quotidiano dei bambini.

Tuttavia, mentre spieghiamo queste ultime frasi, focalizziamo l’attenzione su alcune determinate parole che metteremo in evidenza.

Facciamo vedere come la preghiera del Padre Nostro deve essere vissuta perché il Padre Nostro, prima di tutto, si vive.

 

1)  DACCI OGGI IL NOSTRO PANE QUOTIDIANO

 

DACCI à è il verbo dare all’imperativo: solo chi è in confidenza con Dio, potrebbe usare un tale tempo verbale... E’ chi è più in confidenza con Dio se non il Figlio? Essendo anche noi fratelli di Gesù e quindi figli di Dio, ci possiamo permettere di chiedere qualunque cosa al Padre Nostro!

OGGI...PANE à dacci SOLO ciò di cui abbiamo bisogno; chiediamo il pane per vivere tutti i giorni (quotidiano) che non è SOLO il cibo ma anche ciò che è veramente essenziale per la vita.

A proposito di PANE, si potrebbe fare un accenno a ESODO 16  e all’episodio de “la  manna dal cielo”.

 

A questo punto coinvolgiamo i bambini proponendo delle attività:

-          Far scrivere, su un cartellone, che cosa, secondo loro,  è indispensabile per la vita

 

-          Fare una “caccia al tesoro” degli oggetti, delle parole, dei pensieri, delle cose di cui ognuno può fare davvero a meno

 

-          Preparare domande da rivolgere a degli operatori Caritas (o di associazioni del territorio) che si occupano di distribuire PANE e viveri a chi è povero e non ha niente da mangiare. Le domande saranno rivolte a queste persone durante un incontro in presenza con i bambini

 

-          Mostrare dei video nei quali si spiega il problema della fame, della povertà e di come molte persone volonterose cercano di risolverlo e dare una mano affinché tutti abbiano il loro PANE QUOTIDIANO

 

 

-          Organizzare con i bambini un mercatino per vendere le loro cose inutili e superflue (o anche lavoretti preparati dai bambini stessi) allo scopo di ricavare dei soldi da mandare ad associazioni che si occupano dei poveri

 

2)  RIMETTI A NOI I NOSTRI DEBITI COME ANCHE NOI LI RIMETTIAMO AI NOSTRI DEBITORI

 

ANCHE à come Gesù rimette i nostri peccati ovvero ci perdona, ANCHE noi, suoi discepoli, dobbiamo saper perdonare i nostri fratelli. Perdonati, perdoniamo.

E’ consigliabile utilizzare il racconto che troviamo tra i materiali presenti nel sito ITL

(qui il link: https://www.itl-libri.com/approfondimento/il-segnale)

Sarebbe bello disegnarne le scene principali da mostrare ai bambini mentre si racconta la storia e chiedere come andrà a finire.

A conclusione i bambini possono costruire dei fiocchi bianchi da donare agli amici che devono (o  dovrebbero...) perdonare.

 

 

 

3)  NON ABBANDONARCI ALLA TENTAZIONE MA LIBERACI DAL MALE

 

Spiegare che Dio ci impedisce di cadere , ci sostiene se vacilliamo e ci aiuta nei momenti di prova perché Dio ci vuole tanto bene da non abbandonarci MAI.

Per far capire cosa significa essere liberati dal male possiamo:

a)    legare i polsi dei bambini con del nastro à spesso capita di essere tristi, oppressi; capita di avere dei sensi di colpa o delle preoccupazioni che ci fanno stare in pensiero

 

b)   chiedere ai bambini, con i polsi legati, di fare dei fiocchi con dell’altro nastro à la vita va avanti, dobbiamo fare le nostre cose e tante cose belle ancora... Ma con il peso che portiamo nel cuore, riusciamo?

 

c)    Tagliamo i nastri ai polsi e chiediamo come si sentono: che emozione provano? Riescono a fare i fiocchi adesso? Come procedono? Si sentono diversi?

 

d)   Far riflettere che le brutture della vita ci sono ma Dio, se glielo chiediamo, ce ne libera, ci farà sentire la sua presenza che libera, ci rende leggeri e ci permette di fare cose belle.

 

 Sono Monica Niada dal decanato di Azzate - parrocchia di Buguggiate.

Elena mi ha scritto di inviare anche a te il "verbale" del lavoro svolto dal mio gruppo, capitanato da Elena appunto, sui tempi 6, 7 e 8 del Padre Nostro.

In allegato trovi il documento in Word con quanto emerso durante il tempo 2 e che avevo mandato, a suo tempo, ad Elvira.

A disposizione per qualsiasi correzione, modifica o altro.

Un caro saluto

Monica

 

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