CRISTIANI - Relazione 1 incontro 2021 - Tappa 1

TAPPA 1 – tempo 1

LA VITA NUOVA NELLO SPIRITO

 

Per proporre la scena di Nicodemo siamo partiti dall’immagine del catechismo, facendo notare le posizioni dei personaggi e il loro atteggiamento: Nicodemo ripiegato su se stesso, pensoso, con un’aria interrogativa; Gesù che si protende verso Nicodemo con un atteggiamento accogliente.

Dietro a Nicodemo c’è la finestra da cui si vede la notte, anche il suo abito ha colori piuttosto scuri, dà una sensazione di buio, che rappresenta i suoi dubbi in cerca di risposte.

Vicino a Gesù c’è invece una lampada che rappresenta la luce; anche la figura di Gesù è rappresentata con colori caldi e luminosi.

Far notare questo ai bambini li aiuta a capire che Nicodemo ha bisogno dell’aiuto di Gesù per trovare la luce dentro di sé, per trovare la felicità.

Dopo questo primo momento abbiamo fatto entrare nella stanza un animatore vestito come Nicodemo, il quale, salutando i bambini, ha cominciato a raccontare loro quello che gli era accaduto la notte precedente, dichiarandosi sconvolto e al tempo stesso felice di aver incontrato Gesù.

Questo è il testo che abbiamo arrangiato prendendo spunto da quello proposto nel materiale della diocesi:

 

IL DIALOGO NOTTURNO DI NICODEMO

Catechista: Ciao Nicodemo…(Nicodemo non risponde)

Ehi. Nicodemo! A cosa stai pensando?

Nicodemo: Oh ciao! Ciao ragazzi! …stavo pensando…

Beh ecco, (rivolto ai bambini) voi conoscete Gesù? (lasciare che i bambini rispondano e impostare tutto come un dialogo con loro)

Da quando l’ho visto ho sentito che lui è un tipo speciale, … il suo modo di parlare…le cose che dice…come sa voler bene a tutti…e così ho deciso!

Stanotte, quando nessuno mi vedeva, sono andato da lui e abbiamo parlato.

Abbiamo parlato insieme tutta la notte, mi ha parlato di un sacco di cose, per forza che adesso sono pieno di pensieri…

Lui ha parlato di quando nascono i bambini. Anzi, no, di quando sono dentro nella pancia della mamma, e piano piano si formano e diventano proprio bambini.

(rivolto ai bambini) avete mai visto una mamma col pancione? (bambini rispondono)

Ecco, Gesù mi ha detto che bisogna rinascere anche se si è grandi. Ma come si fa da grandi a entrare nella pancia della mamma??!!!

Ma lui mi ha spiegato che è come entrare dentro nella pancia di Dio…

Gesù dice che quando uno inizia a conoscere Dio davvero, succede come un bambino nella pancia della mamma…il bambino cresce e si forma fino al momento di nascere…così quando uno incontra l’amore di Dio sente che diventa un po’ per volta un uomo nuovo, diverso da prima, più vivo e buono e più contento di prima, perché Dio lo trasforma da dentro con il suo Respiro, che si chiama Spirito. E così quell’uomo diventa come il respiro di Dio, misterioso e buono.

(rivolto ai bambini) Voi avete capito?

N – Beh, neanche io, per adesso, ma voglio capire di più. Mi ha parlato del vento…dell’acqua…(rivolto ai bambini) Voi sapete cosa fa il vento? E cosa fa l’acqua?

Cavolo, prima di questa notte pensavo di avere ben chiaro in testa tutto quel che serve sapere su Dio. Con tutto quello che ho studiato, con tutte le parole che ho letto… Ma dopo aver parlato con Gesù mi sento molto vecchio, un po’ stanco…

(con dolcezza) Gesù invece ha il cuore di un bambino, pieno di gioia e di entusiasmo.

Io sento il vento e mi scoccio perché mi porta via il mantello, lui sente il vento ed esulta di gioia perché ci sente dentro il respiro di Dio, la forza della vita che scorre.

Lui vede le cose in profondità. E in fondo alle cose ci vede Dio, ed è contento. E a parlare con lui, ti viene voglia di diventare giovane dentro, come lui: di cominciare a meravigliarti delle cose ovvie, come il vento e le mamme con il pancione, e di vedere all’opera il respiro di Dio, che fa diventare nuove e più vive tutte le cose. Io voglio diventare nuovo, un Nicodemo nuovo, più vivo di prima! 

Sapete che vi dico? Voglio conoscere il segreto di Gesù, del suo modo di stare al mondo, il suo segreto di vita. Come si fa ad avere un cuore come il suo?

 “Rinascere dall’alto”. Rinascere di nuovo. Ma questa volta non stando dentro nella pancia della mamma, ma stando dentro nella pancia di Dio, nel cuore di Dio, nella parola di Dio. Nel respiro di Dio. Come si fa?

Voglio tornare da Gesù e continuare il nostro discorso, ho bisogno che lui mi aiuti a capire come si fa…

Dice che “se uno non rinasce da acqua e da Spirito non può entrare nel Regno di Dio”. Beh, io ci voglio entrare.

Voglio tornare ancora da Gesù…voglio stare con lui.

Beh adesso vado…Ciao ragazzi!

 

Dopo l’uscita di Nicodemo abbiamo ripreso coi bambini quanto lui ha detto, lasciandoli liberi di esprimersi e di fare domande.

 

TAPPA 1 – tempo 2

RINASCERE DALL’ALTO

Abbiamo proposto il gioco a stand: i bambini, a piccoli gruppi, dovevano passare da tutti gli stand e, dopo aver superato una prova, potevano avere un indizio scritto (oppure da scrivere sul catechismo a pag. 6-7.

 

1° stand

Gioco: comporre un puzzle che rappresenta la scena di Nicodemo con Gesù.

Indizio: “Rinascere significa prendere forma poco alla volta per opera dello Spirito Santo, come un bambino prende forma nella sua mamma”

 

2° stand

Gioco: mostrare delle figure che rappresentano la parola “Regno” intesa in modi diversi, alcune come la intende Gesù, altre come la intende il mondo. I bambini devono scegliere quelle che rappresentano il regno di Dio. (aiuto ai poveri, un re, persone che stanno insieme, altre che litigano ecc.)

Indizio: “Il regno di Dio è la vita di Dio donata agli uomini”

 

3° stand

Gioco: dare un secchio d’acqua e lasciare che i bambini mostrino cosa si può fare con l’acqua. Oppure: far semplicemente dire alcune azioni che l’acqua compie (lavare, pulire, dissetare ecc)

Indizio: “Lo Spirito è come l’acqua: rigenera e dà vita”

 

4° stand

Gioco: il gruppetto deve imparare un ritornello di un canto allo Spirito Santo e cantarlo.

Indizio: “Lo Spirito è il respiro di Dio che mette in noi forza e vitalità”

 

5° stand

Si mostra la rosa dei venti e si lascia spiegare a loro cosa rappresenta. Si chiede poi di individuare da che parte sta soffiando il vento, oppure si descrivono le azioni del vento (dà respiro, fa volare…)

Indizio: “Lo Spirito Santo è come il vento: si sente ma non si vede; chi rinasce dallo Spirito è un uomo nuovo, più vivo di prima”.

 

Al termine, divisi in piccoli gruppi, abbiamo raccolto le riflessioni dei bambini sugli indizi trovati.

 

E’ possibile concludere con una piccola celebrazione o preghiera intorno al fonte battesimale

(MILENA)

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TAPPA 1 – tempo 3

LA VITE, I TRALCI E IL FRUTTO

Nel nostro incontro abbiamo parlato della tappa 1 . LA VITE, I TRALCI E IL FRUTTO, e il perché della figura di Madre Teresa.

Questa tappa era già stata fatta da alcune catechiste del gruppo nel proprio incontro di catechismo in parrocchia.

Nel raccontare l'incontro si è riscontrata la difficoltà che c'è stata nel proporre la scheda a pag. 9 e, da questa difficoltà si è capito l'importanza della GUIDA.

La guida è un sussidio valido per superare ogni difficoltà, dato che è stata preparate da esperti nel campo educativo ( insegnanti, psicologi ecc..) per far comprendere al meglio gli argomenti.

Infine seguendo alcune idee di laboratorio sulla guida si sono dati ulteriori spunti su attività di laboratorio, magari da riprendere nell'incontro successivo per riprendere l'argomento (FILO ROSSO).

(MONICA)

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TAPPA 1 – tempo 4

IL COMANDAMENTO DELL'AMORE

La proposta concreta di Gesù del "comandamento nuovo dell'amore", fare riferimento al tempo precedente, pone i ragazzi davanti ad una scelta: accogliere questo dono, decidendosi di innestarsi con Lui, portando così molto frutto. Questa decisione avviene attraverso la lettura pregata della Scrittura con il metodo della "frase tesoro" che andremo a spiegare loro e con loro cercheremo di viverla ogni qual volta incontreremo un brano che ci verrà proposto.

Il metodo ricalca quello della "lectio divina" e si struttura in 4 elementi, sul testo a pag. 12-13 abbiamo dei disegni che ci aiutano a capire meglio i diversi passaggi.

 

1 - mani che sorreggono un libro - lettura e commento del Vangelo (leggo)

Questa prima azione si propone di leggere il testo di Gv 15, 1-17 e a pag. 12 troviamo delle parole già sottolineate e a lato il significato . Questo è importante per iniziare a far capire il senso della ricerca del lavoro che stiamo facendo.


2 - mano con una matita - ricerca della "frase tesoro" e riflessione (cerco e penso)

Si tratta di cercare e sottolineare quelle parole preziose, rivolte proprio a me; quelle parole che in quel momento mi suggeriscono qualcosa di importante. Poi riflettere sul perchè sono significative per la propria vita


3 - mani giunte - preghgiera personale (prego)

Cerchiamo di creare un clima di silenzio e di raccoglimento per permettere una preghiera personale. In seguito invitiamo i rgagazzi a scrivere la loro preghiera sul testo a pag. 13 oppure su dei foglietti. Questa preghiera è la risposta personale alla Parola del Signore.

 

4 - mani che sorreggono un grappolo d'uva - celebrazione della vite e dei frutti (vivo)

E' il momento di una micro-celebrazione. Quindi portarsi in processione nel luogo dove abbiamo creato l'angolo della preghiera, dove abbiamo abbellito la stanza con un leggio dove riporre il Vangelo, se è possibile dei fiori, un piatto dove posizionare il cero che precede la piccola processione (se invece l'incontro viene vissuto già nel luogo indicato, allora basterà un canto, un ritornello per avviare il tutto). Anche la cappellina è idonea.

I ragazzi potranno porre i fogli della loro preghiera in una scatola, oppure leggere le preghiere per farle condividere dagli altri componenti del gruppo. A conclusione è opportuno proporre alcuni semplici impegni di vita per far capire che la preghiera diventa azione, mettendo in pratica quanto meditato con la "frase tesoro".

A pag 13 vengono indicate alcune proposte. Ciò non toglie che se ne creino delle altre, ma soprattutto è importante che nell'incontro successivo ognuno riporti se l'impegno è stato portato.

In questo caso potrebbe essere di aiuto il tabellone creato del tralcio e utilizzando un tappo di sughero e un tampone d'inchiostro stampare gli impegni portati a termine creando così un grappolo d'uva. Oppure ritagliare delle mani di cartoncino e incollarle sempre per formare un grappolo d'uva.

Questi esempi di impegno non si esauriscano con la conclusione della tappa ma sia un progetto da portare avanti per tutto il percorso.

(MASSIMO)

 

 

 

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