CON TE! CRISTIANI - Tappa 5 (Relazione incontro catechisti)

LO SPIRITO ANIMA LA CHIESA


" Erano perseveranti... " (AT 2,42-47)

Si vogliono far percepire ai ragazzi i 4 fondamenti su cui si basava la prima comunità cristiana, che sono anche oggi alla base del nostro essere Chiesa: comunione fraterna, spezzare del pane (Eucaristia), preghiera e ascolto della Parola.

 

Per aiutare a capire si può iniziare a leggere il brano di Atti 2, 42-47 e intanto si guarda la figura alle pagine 54 e 55.

Sono visibili i 4 pilastri: in alto a sinistra si vede una tavola in cui si spezza il pane; appena sotto c’è una scena di fraternità; nella pagina accanto si vedono persone in preghiera con le mani alzate e più a destra altre che ascoltano la Parola.

Nel seguito della tappa vengono presi in considerazione i singoli pilastri.

 

TEMPO 1

LA COMUNITA’ CRISTIANA: UNIONE FRATERNA

Più che spiegare cosa sia l’unione fraterna, si vorrebbe aiutare a farne esperienza.

1) Si possono invitare alcuni ragazzi e educatori del gruppo preadolescenti, i quali non presenteranno in modo elencatorio i loro appuntamenti, ma racconteranno esperienze vissute tra loro di fraternità, aiutando così a capirne il significato.

Meglio se questo incontro avvenisse suddivisi per piccoli gruppi, così da avere tutti l’opportunità di parlare e fare domande.

Si farà notare al termine che quella che hanno vissuto è già un’esperienza di unione fraterna.

2) In alternativa si potrebbe far vivere ai ragazzi stessi un’esperienza di fraternità condivisa, che aiuti a cogliere i legami che già ci sono tra loro.

Può essere un pomeriggio insieme in oratorio o una pizzata ecc. con una riflessione finale che aiuti a leggere quanto si è vissuto.

Al termine si potrebbe invitare tutti a pregare durante la settimana gli uni per gli altri.

 

 TEMPO 2

LA COMUNITA’ CRISTIANA: INSEGNAMENTO DEGLI APOSTOLI

Si inizia richiamando le 4 colonne della comunità cristiana: unione fraterna, ascolto della Parola, frazione del pane, preghiera.

Si fa riferimento all’esperienza vissuta riguardo al primo pilastro.

Si può cominciare chiedendo ai ragazzi dove e da chi ricevono normalmente la Parola di Dio. (Messa, catechesi…)

Parlando dei sacerdoti si porteranno i ragazzi a conoscere il legame dei sacerdoti col Vescovo, che a sua volta continua la missione dei primi apostoli.

Ci si collegherà così al ministro della Cresima.

La cosa migliore sarebbe avere un momento di dialogo con lui, magari sfruttando la modalità online.

Si potrebbero invitare i ragazzi a preparare alcune domande. Aiutiamoli ad andare in profondità, in modo che anche il Vescovo possa esprimersi dando loro quello che è essenziale per la vita.

Se questa modalità non fosse possibile si possono vedere insieme i video che il nostro Arcivescovo ha proposto ai cresimandi

E’ possibile anche organizzare un’uscita a Milano, visitando i luoghi importanti dal punto di vista della fede. La giornata culminerà con la visita al Duomo, simbolo della nostra diocesi.

In caso di impossibilità, si può pensare a un tour virtuale, cercando in internet video e immagini, ad esempio della basilica di S. Ambrogio e del Duomo.

Questo è il link di un video di presentazione del Duomo

Questo è il link di un video con immagini della basilica di Sant’Ambrogio

 

 

 TEMPO 3

LA COMUNITA’ CRISTIANA: SPEZZARE IL PANE

1 - Nell’osservare il nostro catechismo a pag.58, far notare che in primo piano c’è una famiglia a tavola che sta condividendo il cibo.

2 - Questo è per farci capire che il primo luogo dove si è comunità e dove si spezza il Pane è “a casa”, (piccola chiesa domestica) è il momento in cui tutti si fermano per condividere per mettersi intorno a un tavolo perciò è il momento più importante della giornata.

3 – Far comprendere che “l’Eucaristia” (Gesù si è donato a noi) è l’elemento importante delle nostre giornate.

4 - Di conseguenza ci ricolleghiamo  poi al  luogo vero e proprio dove si celebra l’Eucarestia (spezzare il Corpo di Gesù) intorno a un tavolo (mensa) che avviene in Chiesa (casa di tutta la comunità fraterna) ricordando così l’ultima cena.

4 – Infine (come dice la guida) si possono invitare i ragazzi a conoscere qualche persona che anima la celebrazione dell’Eucarestia nei vari ambiti della celebrazione (es. coro, chierichetti, portare i doni etc…) dando magari a chi vuole compiti per le celebrazioni successive…

 

TEMPO 4

LA COMUNITA’ CRISTIANA: LA PREGHIERA

1-Nell’osservare pag.59 del nostro catechismo far notare che in primo piano la comunità sta pregando sopra un tetto di una casa, non in un luogo di culto.

2- Anche la casa può essere un luogo di preghiera oltre la Chiesa.

3- La preghiera non è solo formule e parole ripetute ma, può essere anche:

- aprire il nostro cuore affidandogli tutto

- contemplare e ascoltare nel silenzio quello che Lui ci suggerisce

4- Poi certamente ci sono le altre formule di preghiere tra cui il “PADRE NOSTRO”, la preghiera più bella, la più completa, perché nella prima parte parla di Dio e nella seconda parte di noi.

5- Infine anche in questo caso si può proporre di incontrare delle persone che possano raccontare la loro esperienza di preghiera.

 

TEMPO 5

PROFESSIAMO LA NOSTRA FEDE: CREDO

In un certo qual modio possiamo dire di essere giunti al traguardo, o meglio cik posizioniamo al nastro di partenza. Si sta per chiudere un ciclo ma se ne apre un altro. Allora diventa davvero importante che ciascun ragazzo/a faccia la propria scelta personale. Quindi, insieme ai ragazzi, andremno a asviluppare due aspetti differenti, distinti ma collegati tra di loro: la scelta di credere e i contenuti della fede.

La fede è un dono che abbiamo ricevuto attraverso l'incontro di altre persone che hanno annunciato e testimoniato. Ma la fede è un atto personale, è propria di ogni cristiano. Ecco perché siamo chiamati, continuamente, a "confermare" la nostra fede, esprimendo così la volontà, la scelta di credere "IN" Gesù, riconoscendolo Signore e Maestro.

Ciò significa anche credere "IN" lui accogliendo il suo messaggio, la sua Parola, la sua Verità. Ecco perché nelle solennità, pubblicamente prima "rinunciamo" al male e subito dopo annunciamo la nosrta volontà personale di credere. Infatti ognuno annuncia in modo personale ad una domanda generale: "rinunciate....", "rinuncio"; "credete....", "credo".

Ma questa preghiera che professiamo goni domenica durante la celebrazione eucaristica non verrà spiegata ai ragazzi sul come è nata, come è stata costruita, quanto tempo ha impiegato per la stesura della forma attuale.... Nè tantomento saranno spiegati i diversi passaggi, la struttura, il senso.....

Perché di questa preghiera ne abbiamo parlato e annunciato durante tutti questi 4 anni.

Per fare un esempio: Io credo in Dio Padre onnipotente.... Questa espressione l'abbiamo sottolineata fina dai primi incontri di catechesi, quando, parlando di "Noi, un dono" (tappa 3 - Figli) abbiamo accennato alla creazione, a tutto ciò che Dio ha operato per l'umanità intera.

Se il tempo lo permette sarebbe interessante riprendere e ripercorrere con i ragazzi questi 4 anni, sfogliando, alla luce della professione di fede, i diversi testi che abbiamo utilizzato cercando di capire in quale momento del percorso sono state inserite le diverse affermazioni.

Oppure, sotto forma di gioco, far scoprire ai ragazzi, consegnando loro solo le parti del testo del credo, quali tappe affiancare dando motivazione della scelta.


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