CON TE! AMICI - Tappa 5 (Relazione incontro Catechiste)
RICONOSCIAMO GESU'
NELLO SPEZZARE IL PANE
Questa tappa realizza un’unità di percorso con le tappe precedenti: si affronta il Sacramento dell’Eucarestia grazie al quale si entra in intima comunione con Gesù.
L’Eucarestia è presentata in una sequenza di 3 tappe (III, IV eV):
- Nozze di Cana e moltiplicazione dei pani e dei pesci – Eucarestia neo-testamentaria;
- Pasqua ebraica – Eucarestia nei suoi prodromi;
- Ultima Cena – istituzione dell’Eucarestia, e
- Lavanda dei piedi – nella nuova logica di servizio e di amore
e il rinnovarsi dell’unico sacrificio di Gesù che ha sopportato una volta per tutte il peso delle conseguenze del peccato di tutta l’umanità pur di donarsi senza riserve nella mensa eucaristica, cioè nella “Frazione del pane” in cui si realizza la comunione con Lui e con i fratelli. E’ ciò che si realizza nella vicenda dei discepoli di Emmaus.
Si può presentare quest’episodio o attraverso la narrazione o attraverso il video del Tg di Gerusalemme e alla fine attraverso un dialogo con i ragazzi si possono ripercorrere i momenti salienti della vicenda, aiutati anche dai disegni del Sussidio:
pag 60 Gesù si mette in ascolto dei suoi amici e dialoga con loro per illuminare la vita (Lc 24, 13-27);
pag 62 (attraverso un’opera d’arte) Gesù si fa riconoscere allo spezzare del pane ( Lc 24, 28-32);
pag 64 ritorno a Gerusalemme x condividere quanto avvenuto con gli altri Apostoli (Lc 24, 33 -35).
“In presenza” si potrebbe aiutare i ragazzi a creare un quadro vivente dell’episodio in modo che si immedesimano nei personaggi del racconto evangelico.
Importante far riferimento all’esperienza dell’amore disinteressato che i ragazzi già sperimentano in famiglia da parte dei genitori che provvedono a non far mancare cibo, vestiti, giochi ecc.
Nei genitori i figli trovano quell’amore sovrabbondante oltre ogni misura: un “fuoco” di cui hanno bisogno per “scaldare” la propria vita.
TEMPO 2
Noi come i discepoli di Emmaus – pag. 66/67
In questa tappa si compie il percorso di preparazione alla celebrazione della prima comunione.
Il racconto dei discepoli di Emmaus permette di dare uno sguardo complessivo della Messa dal punto di vista della Liturgia della Parola e della Liturgia Eucaristica.
Il rito della Messa non deve essere semplicemente un insieme di gesti esteriori ma una reale esperienza spirituale.
Possiamo innanzitutto invitare i ragazzi a ricostruire le fasi salienti del brano dei discepoli di Emmaus; chiedere loro di divedere il brano in 5 parti e collegarli alle parti della Messa. Però, se i bambini sono andati poco a Messa come facciamo? Certo, se abbiamo fatto bene il percorso degli anni precedenti dovrebbe essere più semplice perloro.
Guardando anche le immagini riportate a pag. 66 (queste sicuramente ci aiutano) possiamo cominciare a leggere quanto riportato sul libro, già diviso in 5 parti. Spiegareloro le varie parti della Messa:
RITI INTRODUTTIVI: I discepoli escono da Gerusalemme e si mettono in cammino, carichi di delusione per quanto avvenuto: porto in Chiesa tutto me stesso, il mio corpo e i miei sentimenti – i cristiani escono di casa e si dirigono verso la Chiesa, carichi delle gioie e delle fatiche della settimana appena trascorsa
LITURGIA DELLA PAROLA: Gesù, dopo aver ascoltato il discorso dei discepoli, interpreta la loro situazione alla luce delle Scritture: sono tutt’orecchi per ascoltare e comprendere che cosa Gesù ha da dirmi – vengono lette e spiegate le scritture
OFFERTORIO: I discepoli insistono con Gesù perché resti con loro: il desiderio prepara all’incontro con il Risorto: porto all’altare le mie domande e la mia piccola offerta per prepararmi ad incontrare Gesù – con la presentazione dei doni “frutto del lavoro dell’uomo” si prepara il momento in cui Gesù si rende presente nel pane e nel vino
PREGHIERA EUCARISTICA E COMUNIONE: attraverso la preghiera e il gesto dello “spezzare il pane” i discepoli riconoscono la presenza di Gesù: con i miei occhi e la mia bocca osservo e gusto quanto Gesù fa anche oggi per me – nella preghiera eucaristica e nella comunione al pane consacrato i cristiani riconoscono la presenza di Gesù
RITI CONCLUSIVI: i discepoli partono senza indugio e ritornano da dove erano venuti, condividendo la gioia di aver visto il Signore: con i miei piedi torno a casa contento di aver incontrato Gesù – i cristiani partono dalla celebrazione e tornano alle loro case forti della certezza della presenza del Signore. Dobbiamo aiutare i ragazzi a capire che il dono di Gesù nell’Eucaristia porta frutto nella nostra vista in misura direttamente proporzionale alla nostra partecipazione.
Un altro momento importante dell’incontro è quello di mostrare ai ragazzi i “luoghi” della presenza di Gesù nella Messa – pag, 67.
1) GESU’ E’ PRESENTE NEL SACERDOTE CHE PRESIEDE LA MESSA: Non tutti possono presiedere la Messa ma solo chi ha ricevuto un dono preciso: il Sacramento dell’Ordine. Dietro all’operato del Sacerdote c’è sempre l’agire di Gesù che è il vero protagonista della celebrazione. Il saluto del Sacerdote è IL SIGNORE SIA CON VOI per annunciare ai presenti la presenza di Gesù risorto e noi rispondiamo E CON IL TUO SPIRITO (cioè anche a te) perché riconosciamo che il sacerdote presente parla e agisce a nome di Gesù
2) GESU’ E’ PRESENTE NELLE LETTURE PROCLAMATE DURANTE LA MESSA: questo significa non solo che la Parola parla di Gesù ma che Gesù parla nella parola.
Durante la Messa nella lettura e nel vangelo Gesù parla oggi a quanti ascoltano. Importanti sono: IL LIBRO DELLA PAROLA: le parole della Sacra Scrittura sono lette dal LEZIONARIO o EVANGELARIO e vengono lette da un luogo apposito L’AMBONE che dovrebbe essere usato solo per la lettura della Parola di Dio e la sua spiegazione.
MINISTRO DELLA PAROLA: nel Rito Ambrosiano chi legge chiede e riceve l’incarico da parte del Sacerdote e al termine diciamo che
“prende le distanze” da quanto letto dicendo PAROLA DI DIO o PAROLA DEL SIGNORE se si tratta del Vangelo e noi rispondiamo RENDIAMO GRAZIE A DIO oppure LODE A TE O CRISTO se è il Vangelo.
3) GESU’ SI RENDE PRESENTE NEL PANE SPEZZATO E NEL VINO VERSATO : che consacrati diventano il suo corpo e il suo sangue. Dobbiamo riconoscere il quel pane e in quel vino la sua presenza. Il Sacerdote, durante la Comunione, ci dice IL CORPO DI CRISTO e noi prima di ricevere effettivamente l’Eucaristia diciamo AMEN. Rispondere Amen non significare va bene o grazie ma professare la fede: “Sì, credo fermamente che in quel pezzettino di pane c’è tutto Gesù che ha la dato la Sua vita per me!”. E’ quindi una parola non da sussurrare ma quasi da proclamare ad alta voce, senza però urlare.
Possiamo concludere l’incontro completando le parti tratteggiate a pag. 67 e leggendo il trafiletto viola tratto dal concilio Vaticano II.
TEMPO 3
A pag. 68 del sussidiario troviamo diverse figure dove inviteremo i ragazzi ad inventare delle storie ma utilizzando al massimo 4 immagini ma una di queste devono essere: il grapopolo d'uva, il pane o la goccia di sangue. Diamo così spazio all'imnventiva dei ragazzi perché la loro fantasia darà risultati sorprendenti. Non lasciamoci spaventare se qualcuno dirà che non riesce o non è capace o si pone in modo negativo. Possiamo aiutarlo a fare questa esperienza formando un piccolo gruppo.
Al termine facciamo presente che anche Gesù ha utilizzato le immagini per raccontare le parabole, per raccontare del regno di Dio, ma ha utilizzato le tre immagini fondamentali per illustrare che cosa succede quando si entra in comunione con Lui.
Basta leggere i brani del vangelo presentati nei riquadri a pag. 69:
"Io sono la vite e voi i tralci"
"Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui"
"Ora mentre mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunciando la benedizione, lo spezzo e lo diede ai discepoli dicendo <Prendete e mangiate, questo è il mio ciorpo>"
Questo succede quando ci accostiamo all'Eucarestia. Infati essa, l'Eucaretsia, viene donata da Gesù che viene ad abitare in noi formando così una cosa sola con Lui. Egli ci trasmette la stessa vitalità, capacità di amare, di fare il bene e donare noi stessi.
Anche le espressioni di sant'Ambrogio ci invitano a questo.
IL RITIRO PRIMA DELLA COMUNIONE
Se viene trovato il tempo e il modo di effettuare un incontro specifico prima della celebrazione della 1° Comunione è bene far partecipare i genitori e interagire con loro sullo stesso brano che hanno meditato i ragazzi. Infatti il brano dei discepoli di Emmaus ben si adatta alla situazione familiare che molti vivono. Si è lontani dalla comunità ecclesiale, ci si pone domande sulla nostra fede, sul senso di percorsi fatti quando si era piccoli e che poi si sono abbandonati, del non andare a messa....
Questo brano risveglierà in loro la forza della fede se riusciremo a trasmettere la nostra esperienza, magari raccontare attraverso uno scritto di uno o più bambini che frequentano l'Eucarestia domenicale del perché vannoa Messa.
L'incontro successivo alla celebrazione della !° Comunione vedrà i ragazzi protagonisti nel raccontare le loro impressioni.
Che cosa hanno provato, che emozione hanno avvertito nel momento in cui hanno ricevuto l'Ostia, corpo di Gesù, che tipo di preghhiera di ringraziamento hanno fatto. Che cosa hanno "promesso"....
Se si vuole è anche importanbte chiedere che cosa hanno ricevuto come regalo, ma questo deve eseere un momento breve perché il dono che Gesù ha fatto loro è più grande
Sarebbe bello terminare l'incontro attravwerso una preghiera spontanea invitando i ragazzi a pregare per l'immenso dono che hanno ricevuto
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