CON TE! AMICI: Tappa 4 (Relazione incontro Catechisti) 2° parte
RELAZIONE INCONTRO CATECHISTI
Cardano - JOB
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Gruppo Cardano
TEMPO 4
In fase di pubblicazione....
TEMPO 5
Nel valutare le limitazioni imposte dalla modalità on-line, si è ragionato su come trasmettere dei video di pochi minuti sulla vita di Gesù, relativi all'argomento trattato nell'incontro, sia una soluzione molto valida per catturare l'attenzione dei bambini (la modalità filmato è più interessante che il cartone animato per l'età dei bambini).
Tuttavia, per il tempo 5, è interessante introdurre l'incontro con l'osservazione dell'immagine di pag. 54 del sussidio, non senza prima spiegare il contesto storico in cui si svolge il momento. E' opportuno quindi iniziare spiegando ai bambini che a quei tempi, usando le persone calzature aperte, come i sandali, ed essendo le strade in terra battuta, era abitudine alla sera, rientrando a casa, farsi lavare i piedi. Erano i servi o gli schiavi coloro che si occupavano di questo "servizio", quindi persone sottomesse, di poco "valore". Nell'osservazione dell'immagine richiamare l'attenzione dei bambini sulle molte bocche aperte per lo stupore per quello che Gesù sta facendo e sentire i loro commenti a proposito dell'espressione di Pietro, su cosa secondo loro sta dicendo a Gesù, sul perché altri due apostoli stanno togliendosi già i sandali, etc.
Dopo aver letto insieme il brano del Vangelo, soffermarsi coi bambini sul fatto che anche di questo gesto compiuto da Gesù durante l'ultima Cena si fa memoria ancora oggi alla sera del Giovedì Santo. Purtroppo, la situazione attuale non ce lo consente, ma è bello comunque far loro presente che quest'anno sarebbero stati proprio loro i protagonisti, nella parte degli apostoli a cui il nostro Don avrebbe lavato i piedi. Può essere utile mostrar loro delle foto o dei video che mostrano il Papa mentre sta lavando i piedi, in occasione delle celebrazioni passate del Giovedì Santo, ai detenuti, quindi ad una categoria di persone che si considera in basso alla scala sociale: questo per rafforzare il messaggio, anche il Papa, nonostante la sua importanza, si abbassa a diventare più umile degli umili.
Come attività si propone di chiedere ai bambini di provare per un giorno di "mettersi a servizio", anziché farsi servire. Potrebbero per es. imitare il gesto di Gesù, proponendo al papà o un famigliare di lavare i piedi. Oppure, immaginando che questo gesto possa essere banalizzato, meglio ancora potrebbero proporre alla mamma di sostituirsi a lei in un piccolo lavoro in casa per farla riposare. Un altro esempio potrebbe essere di preparare e servire la colazione alla mamma e al papà, magari alla domenica mattina quando c'è un pò di tempo per farlo. E' suggeribile coinvolgere i genitori, ma solo avvisandoli che assecondino il bambino quando chiederà loro qualcosa, senza svelare di cosa si tratta, in modo da creare lo stesso effetto sorpresa che il gesto di Gesù ha generato negli apostoli. A conclusione di questa piccola attività sarà bello ricevere dai genitori una foto del loro bambino con indosso un grembiule - la catechista si sarà premurata di suggerire preventivamente di "attrezzarsi" in questo senso! - così da rendere l'idea del servizio reso!
TEMPO 6
In questa tappa abbiamo visto come un'esperienza dolorosa nasconde un tesoro prezioso. La vicenda di Gesù ci dice proprio questo. Allora è importante ed è fondamentale comprendere l'Eucarestia anche in questo senso doloroso. Gesù aveva cenato molte volte con i suoi, ma una sola volta, quella volta, ha donato ai discepoli e a noi il suo corpo e il suo sangue.
Il fare "memoria", cioè rivivere il momento dell'ultima cena è quanto di più bello possa essere per la vita di un cristiano. Essere lì con Gesù e i suoi in quel preciso momento. Non è un ricordare come tanti ricordi che sono presenti nella nostra mente, ma è un "essere lì".
Nel momento in cui il sacerdote compie gli stessi gesti e dice le stesse parole di Gesù veniamo trasportati in quel tempo, in quel luogo, in quella medesima ora. E come gli apostoli anche noi, siamo incapaci di comprendere il senso enorme di quel gesto. I discepoli non avevano capito. Anche noi non riusciamo a comprendere questo immenso dono. Ma se tutto viene visto alla luce della resurrezione e dell'azione dello Spirito di Dio a Pentecoste, allora i nostri occhi si apriranno, le nostre orecchie comprenderanno, il nostro cuore si riempirà d'amore per Dio e per gli altri.
A pag. 58 chiediamo ai ragazzi di descrivere un momento in cui c'è una trasformazione - da paurosi a coraggiosi, da tristi a felici -. Questo è quanto avviene nel momento in cui si partecipa attivamente alla celebrazione Eucaristica. L'Eucarestia ha in sé una forza che trasforma, genera una vita nuova, permette di vivere la stessa esperienza di Gesù di morte e resurrezione.
E' opportuno meditare sulle parole dell'Anamnesi: "Annunciamo la tua morte, Signore. Proclamiamo la tua resurrezione nell'attesa della tua venuta".
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