CON TE ! CRISTIANI - Tappa 2

 IL DONO DI DIO PER VIVERE L’ALLEANZA


Il filo rosso :
 La vita etica del cristiano, animata dallo Spirito di Gesù, è quanto abbiamo vissuto nell’incontro precedente. Ora vogliamo scoprire i comandamenti come dono di Dio nel contesto dell’Alleanza.

Che cosa vogliamo vivere : Partendo dai comandamenti, visti nel quadro della liberazione dalla schiavitù, piuttosto che “obblighi” negativi di vita, Dio stringe un’Alleanza con il suo popolo che orami è libero. Quindi i comandamenti non sono altro che indicazioni per rimanere nell’Alleanza. Questi comandamenti, la Legge, devono essere colti come aspetti che accendono il desiderio e si è orientati verso il bene e nello stesso tempo richiamano rispetto per Dio, per gli altri e per il mondo

Narrazione : Quando si parla di Legge, di Comandamenti, i ragazzi indicano subito aspetti propri del vivere quotidiano, di ciò che regola gli aspetti familiari, nella scuola, nel gioco, ecc.. Questi aspetti sono positivi perché essi stessi ne hanno bisogno in quanto intuiscono le finalità positive facendo cogliere ciò che è bene e ciò che è male, ciò che porta ad essere felici o infelici.

E’ importante perché, con questi aspetti, si gioca la “libertà” propria dell’essere umano. Anche se scontrosi nel loro agire, ad ogni richiamo, in realtà cercano e hanno bisogno di questi “NO” perché li porta a capire che l’adulto vuole prendersi cura di loro. Anche nel proporre un gioco, solo loro stessi a chiedere le regole del gioco stesso e il non averne significa dare sfogo alle prepotenze oppure a essere indifferenti facendo così fallire il gioco stesso. Nello stesso tempo al termine “comandamento” associamo un altro: “ALLEANZA”. E’ un termine che non suona bene alle loro orecchie, non fa parte del linguaggio corrente. Ma è importante parlarne e darne il significato corretto partendo da situazioni che loro conoscono e che vivono quotidianamente: il gioco di cui parlavamo prima (alleanza tra i diversi giocatori per vincere), all’interno della famiglia (il matrimonio dei propri genitori segno di amore tra l’uomo e la donna), l’ambito scolastico (simbiosi tra sciola e famiglia per il bene del ragazzo)

La tappa è suddivisa in 7 tempi, 7 momenti che cercano di richiamare l’attenzione su quanto Dio ha consegnato al popolo nel deserto e che oggi sono consegnati a noi. Momenti in cui il ricordo delle proprie vicissitudini di popolo schiavo che prima viene liberato e poi riceve il dono del Decalogo. Il Decalogo, la Legge è un dono per rimanere nell’amore di Dio. Abbiamo diversi livelli tanto che possiamo dividere queste indicazioni in due parti.

Nel primo è Dio stesso che ha desiderio di stringere un’Alleanza con il suo popolo, e gli chiede di custodire, di dedicare un memento specifico a Lui. Chiede di avere il desiderio di amare i propri genitori perché da essi abbiamo ricevuto la vita.

Nella seconda parte, la Legge, si sposta su un piano sociale: l’incontro con gli altri e le cose. Ci dice che il desiderio smodato di possedere ci rende schiavi delle cose stesse ma si diventa liberi condividendo con gli altri.

Nell’ultimo tempo vediamo la figura di Davide che, con il suo comportamento e attraverso il suo peccato, possiamo approfondire diversi comandamenti: infatti il desiderio di un cuore egoista piega l’uomo ai suoi bisogni.

In questo avremo argomenti a sufficienza per indicare ai ragazzi che i comandamenti sono l’orientamento per la vita quotidiana.

Commenti