CON TE ! AMICI - Tappa 1 - Tempo 4
"La lotta contro il male"
Cosa vogliamo vivere : La presenza del male ostacola e rallenta il cammino di fede che ognuno compie nella propria vita. L’attività permette di sperimentare, in modo pratico, ciò che avviene quando il peccato compare nella vita dei nostri ragazzi e come la misericordia del Signore non si arresti davanti al male, ma anzi favorisca la piena realizzazione del vero bene che abita il cuore delle persone.
Il filo rosso : Se vi
ricordate, ragazzi, la scorsa volta abbiamo avuto modo di cominciare a capire
che Gesù ci invita tutti a camminare lungo la strada dei figli di Dio, strada
che lui per primo ha percorso e che continua a percorrere accanto a ciascuno di
noi. Abbiamo anche detto che non è facile camminare lungo questa strada: con il
Battesimo, abbiamo ricevuto in dono la
“grazia” cioè la forza per vivere da figli, compiendo tutte le azioni che ci
rendono simili a Gesù, e per combattere il male. La lotta solitamente è
sinonimo di prepotenza e fa parte di ciò che non si dovrebbe fare. Ma,
attenzione, c’è anche una lotta positiva, quella che permette di crescere e di
vincere le forze del male, le quali cercano invece di trattenere e di
rallentare il cammino del discepolo.
Visione di un video per introdurre
la riflessione sulla lotta contro il male : “Ora,
ragazzi, vedremo insieme un breve spezzone del
film
IL RE LEONE – LA BATTAGLIA FINALE CONTRO SCAR (clicca qui) :
e poi ci confronteremo insieme.
(Al termine del video, lasciare spazio al dialogo e al confronto per la rielaborazione di ciò che si è visto).
Approfondimento e preghiera : Ed ora, ragazzi, cerchiamo di
approfondire l’argomento. Sul sussidio, alla p. 10, trovate alcuni spunti di
approfondimento sul tema della lotta positiva contro il male. Alcuni disegni esprimono
gli effetti di quest’ultimo:
- il male fa male a chi lo compie;
- ostacola e rallenta il cammino;
- fa soffrire chi ci vuole bene.
Il peccato è quindi una ferita per chi lo compie e anche per chi gli sta accanto. Esso ha dunque una dimensione non solo personale, ma anche interpersonale e comunitaria.
Attività : Ora, ragazzi, vorremmo proporvi
un’attività che Vi potrà aiutare a comprendere come è possibile lottare contro
il male e “bloccarlo”!!!
Ai Vostri genitori abbiamo chiesto – attraverso un messaggio wa - di prepararvi 10 striscioline di carta, che quindi ognuno di Voi dovrebbe avere: su ogni strisciolina scrivete un’azione di male che più o meno spesso compite (per es.: litigare, essere egoista, disubbidire, non fare bene i compiti, non aiutare i genitori, essere egoista, essere pigro, non andare a messa, non pregare, non partecipare bene all’incontro di catechesi, ….) . Una volta che avete completato tutte le striscioline, dovete unirle fra di loro con un po’ di colla, formando una catena. Ragazzi, ciascuno di Voi ha costruito la propria catena del male, una catena che ogni giorno si allunga, fino a legarci ed imprigionarci e ad impedirci di amare, a meno che …. A meno che .. che cosa? direte Voi!!! A meno che “scegliate” di lottare contro il male e di vivere da figli di Dio!!! Proprio come ha fatto Gesù lungo tutta la sua vita ed in modo particolare durante l’ultima settimana di vita!!! Come fare? Per esempio, se qualcuno riceve un’offesa o un torto, può spezzare la catena del male non reagendo e non restituendo l’offesa; se qualcuno viene picchiato, può spezzare la catena del male non reagendo e non picchiando a propria volta; e così via … così facendo, il male perde di potenza, perché “scegliere” di non rispondere al male con il male vuol dire amare e l’amore, come ci ha insegnato Gesù, vince ogni cosa e distrugge il male!!! E, ragazzi, siate certi che in questa lotta non siamo mai soli: con noi e per noi lotta anche Gesù e Dio Padre non ci lascerà mai soccombere al male. E’ proprio questo il significato dell’ultimo versetto della preghiera del Padre nostro: quando noi gli chiediamo di liberarci dal male, gli chiediamo di tenere lontano da noi il male e di aiutarci nella lotta affinchè non domini la nostra vita. Ed allora, adesso, come segno del nostro desiderio di non essere vinti dal male, ma di voler lottare contro di esso, rompiamo la catena che abbiamo costruito!!!
Il sussidio infine, nella p. 11, approfondisce
anche i tre gesti penitenziali fondamentali che la Chiesa
propone come percorso di conversione e che “tengono allenata” la nostra
coscienza alla lotta contro il male: la preghiera, il digiuno e l’elemosina.
Queste azioni vengono riprese a partire da alcune frasi, semplificate nel
linguaggio, di Sant’Ambrogio: esse vengono presentate ai ragazzi, chiedendo
loro di provare ad attualizzarle e viverle nel quotidiano.
Preghiera : L’incontro si può concludere, recitando,
presso l’angolo della preghiera, la preghiera riportata nel sussidio a p. 11
(salmo 50 : Pietà di me, o Signore, … ) ed il Padre nostro.
N. B.: Il salmo 50 verrà utilizzato in particolare durante la celebrazione della prima confessione: è bene invitare i ragazzi, sin da ora, a recitarla ogni sera, prima di addormentarsi, così che la possano fare propria!!!
A conclusione della 1^ tappa, si potrebbero invitare i ragazzi con le loro famiglie ad una celebrazione eucaristica. Riprendendo l’animazione della strada lastricata – cioè della via della salvezza aperta da Gesù e sulla quale tutti siamo invitati a camminare – si potrebbe allestire presso l’altare oppure, se viviamo questa tappa in periodo di Avvento/Natale, presso il presepe – una strada fatta con tante pietre quanti sono i ragazzi. Al termine della celebrazione, ogni ragazzo porterà a casa una pietra, sulla quale scriverà il proprio nome, che metterà nel presepe oppure nell’angolo della preghiera oppure sulla scrivania. La pietra sarà segno del desiderio di camminare lungo la via della salvezza e dell’impegno a lottare contro il male.
P.S.: Se si vuole, si può incollare sulla pietra – con il metodo del decoupage – l’immagine del viso di Gesù – quella contenuta nel sussidio – come segno che nel nostro cammino non siamo mai soli, perché Gesù è sempre con noi e lotta con noi!!!
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