PRIMI INCONTRI DI CATECHISMO

 

INCONTRI DI FORMAZIONE CATECHISTI PER L’ I.C. 2020-2021

 

 

 

 

 

Ancora una volta, la diffusione del Covid-19 ci presenta un tempo di necessario isolamento della famiglia dalla vita sociale e dalla vita ordinaria nella comunità cristiana, costringendo tutti – piccoli e grandi - a un nuovo tempo d’isolamento a causa della pandemia, confinati in casa con poche opportunità per uscire e vivere a pieno molteplici relazioni oltre quelle familiari.

Ed allora immediatamente, in ogni catechista, sorgono alcune domande: “Come possiamo stare accanto ai nostri bambini/ragazzi? Come far sentire la vicinanza della Comunità alle famiglie dei bambini/ragazzi che ci sono stati affidati? Come  proseguire il cammino di fede nei gruppi che già avevano cominciato il loro percorso? E’ il caso di iniziare il cammino con i bambini del primo anno, che non si è avuto ancora il modo di incontrare – così come non si sono ancora incontrati e conosciuti neanche i genitori? Queste e tante altre domande, formulate in modo più o meno coerente ed organico, sembrano provocarci a percorrere “nuove” vie, in passato già annunciate, ma in realtà mai percorse veramente!!!

“Dobbiamo lasciarci provocare dal vento dello Spirito  e reagire, metterci in gioco, trasformando le difficoltà in sfide e i problemi in risorse!!! Ed allora, eccoci a pensare come poter dare avvio al cammino del primo anno di catechesi dell’I. C., all’anno del  Primo Annuncio.

*      E’ indubbio che non si può pensare un cammino con i soli bambini, perché, pur ipotizzando la possibilità di organizzare un cammino online, certo non possiamo incontrarci con loro soli, troppo piccoli per stare davanti ad un computer senza un adulto a fianco.

E’ necessario quindi il COINVOLGIMENTO DELLE FAMIGLIE !!!

 

 

E’, d’altronde, altrettanto difficile pensare di poter incontrare bambini e genitori tutte le settimane, magari nel giorno e nell’orario già programmato per l’incontro in presenza con i bambini, perché i genitori lavorano!!!

 

*      Ed allora, ecco alcune annotazioni che è importante tener presente volendo coinvolgere le famiglie nel cammino di fede dei figli:

Ø  1^ Incontro: “Patto educativo” : estrema chiarezza su quello che sarà il cammino in Famiglia e sul coinvolgimento dei genitori.

 

Ø  I genitori sono liberi di scegliere il momento più opportuno per vivere con i propri figli i vari momenti loro affidati. Sarebbe “buona cosa” scegliere sempre il medesimo momento (per es., sempre lo stesso giorno della settimana e sempre allo stesso orario) in modo che il bambino comprenda che quello che vive è un momento “particolare”!!! Se ciò non fosse possibile, i genitori, prima di iniziare l’attività, dovrebbero far comprendere al bambino che cosa stanno facendo – è importante che i momenti dedicati alla catechesi non siano “schiacciati” fra le tante altre attività: ogni bambino/a deve essere accompagnato/a a comprendere che “incontrare Gesù” attraverso la parola dei genitori è davvero “cosa importante e meravigliosa” perché Gesù lo/la ama in modo davvero straordinario e non vede l’ora di potergli/le parlare di sè e di poterlo/la incontrare!!!

 

Ø  E’ opportuno INCONTRARE i genitori (anche online, se non è possibile “in presenza”) in modo da poter presentar loro contenuto, obiettivo e modalità di svolgimento delle varie attività che desideriamo affidar loro (non ci sarebbe – in caso contrario - un autentico coinvolgimento dei genitori, che sarebbero dei meri “esecutori” di attività!!!).

 

Ø  Ai genitori si affidano le attività di narrazione e di gioco/laboratorio, cioè attività che fanno già parte integrante della vita familiare, così che nessuno possa sentirsi inidoneo/incapace e nessuno possa trovarsi in difficoltà (i genitori, fin da quando i propri figli sono piccoli, narrano loro delle storie, giocano con loro, insegnano loro a “fare” e quindi sono tutti in grado di svolgere le attività che verrebbero loro affidate).

 

Ø  Alla Famiglia – che dovrà essere particolarmente accompagnata per questo momento, in quanto nella maggior parte delle famiglie non c’è più l’abitudine alla preghiera - può essere affidata anche la preghiera, predisponendo il materiale necessario.

 

Ø  E’ necessario predisporre e preparare schede/presentazioni/giochi/attività “ad hoc” per i genitori in modo che non si sentano mai soli!!!

 

Ø  Per ogni tappa, la Comunità, nella persona del sacerdote, religiosa o catechista, convoca i bambini, con loro i genitori, in Parrocchia/oratorio, per l’annuncio della “Buona notizia”, magari invitandoli ad una celebrazione eucaristica o in altro  momento.

 

Ø  A chi conduce l’incontro è affidato il compito di “tirare le fila” e di dare significato a quanto vissuto in famiglia.

 

Ø  Ci deve essere massima disponibilità all’ascolto dei genitori da parte di colui/colei che riceve il “mandato” da parte della Comunità ad accompagnare tale gruppo. I genitori devono poter contare sempre su qc. che li ascolti e che li aiuti a fugare i dubbi e le perplessità.

 

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