CON TE ! AMICI - Tappa 2 - Tempo 2
"Il ritorno nel gregge"
Il filo rosso : Abbiamo, insieme ai ragazzi, esplorato i vissuti espressi dalla parabola (perdersi, cercare, ritrovare, ritornare)
Cosa vogliamo vivere : Vogliamo accompagnare i ragazzi ad entrare nel processo della riconciliazione e anche nella scoperta della sua dimensione ecclesiale.
Iniziamo l’incontro con un gioco che aiuti i ragazzi ad esplorare alcuni vissuti emersi dalla parabola della pecora smarrita. È importante, al termine del gioco, dedicare del tempo per rileggere l’esperienza vissuta, raccogliendo impressioni, idee ed emozioni emerse durante l’attività.
Cercare e trovare
Nel sussidio a p. 16 è riportato il disegno del magazzino del pastore in cui ci sono molti oggetti. A partire dall’immagine è possibile svolgere diversi giochi.
- Il catechista introduce l’attività dicendo: “Il pastore non trova più un oggetto nel suo magazzino, vogliamo aiutarlo noi?”. Quindi indica il nome di ciò che si è perso e i ragazzi singolarmente o a squadre lo cercano. Si può ripetere il gioco più volte cambiando l’oggetto smarrito.
- Si estrae una lettera dell’alfabeto, quindi i ragazzi, guardando l’immagine, scrivono il nome di tutti gli oggetti che iniziano con tale lettera. Si può ripetere il gioco più volte cambiando la lettera stessa.
La ricerca della pecora
I catechisti, attraverso un messaggio wa, chiedono ai genitori di nascondere nella stanza ove il figlio si metterà in collegamento per partecipare all’incontro tre pecore Si possono ritagliare delle sagome, oppure nascondere le statuine del presepe. Al via tutti si mettono alla cerca della pecora smarrita.
Quando qualcuno ne trova una ritorna alla base. Il gioco termina quando tutti hanno sperimentato la ricerca e la gioia del ritrovamento.
Annuncio e approfondimento
L’esplorazione dei vissuti permette ora ai ragazzi di sentirsi parte dell’annuncio del Vangelo. Il sussidio a p. 17 riporta alcune espressioni da leggere e commentare insieme:
Che pastore eccezionale! Cerca la pecora smarrita finché non la ritrova, senza darsi mai per vinto. Anche il gregge non è più come prima, perché manca una pecora.
Dio continua a invitarci e a cercarci per tenere viva la nostra amicizia con lui e ci riporta nel gregge della Chiesa, perché possiamo rimanere uniti anche a tutti gli altri amici di Gesù. Il peccato ferisce infatti anche la Chiesa. Il perdono fa crescere l’amicizia con Dio e l’amicizia tra di noi ed è motivo di gioia per il Signore e per la Chiesa.
L’annuncio e l’approfondimento sottolineano in particolare due aspetti:
- il pastore, che rappresenta Dio, cerca le pecore smarrite fino a quando le trova;
- il ritorno presso il gregge, che è la Chiesa, è fonte di gioia non solo per il pastore, ma anche per le altre pecore.
Il primo aspetto richiama la dimensione relazionale del perdono su cui ci siamo soffermati nel tempo precedente: il pastore cerca la pecora perché c’è un legame di affetto tra loro. L’allontanamento è quindi ferita a questo legame, sofferenza per il pastore.
Il secondo aspetto mette in luce la dimensione comunitaria ed ecclesiale del perdono e del peccato. Si può così richiamare l’importanza del gregge che è la Chiesa in cui noi possiamo seguire più facilmente il Signore, perché siamo aiutati dagli altri e l’unione fa la nostra forza. Per tale motivo il perdersi e l’allontanarsi non è soltanto una questione privata: un pastore preoccupato è andato alla ricerca della pecora e un gregge è rimasto privo di un suo membro. Il peccato diviene allora ferita alla Chiesa e la gioia del perdono non è soltanto propria di Dio, ma anche di tutti i credenti.
Dopo aver letto e commentato le parole scritte nel sussidio, si chiede ai ragazzi di sottolineare l’espressione che più li ha coinvolti e di disegnare la pecora smarrita all’interno del gregge.
Preghiera
Concluderemo l’incontro, recitando la preghiera riportata nel sussidio a p. 17 (Confesso a Dio onnipotente …)
Commenti
Posta un commento