CON TE ! AMICI - Tappa 1 - Tempo 2
"Gesù in fila con i peccatori"
Cosa vogliamo vivere : I ragazzi dovranno essere accompagnati a comprendere il perché della scelta fatta da Gesù di andare a farsi battezzare da Giovanni il Battista, mettendosi in coda proprio con i peccatori: avranno la possibilità di scoprire lo“stile”di Gesù, che è in profonda sintonia con Dio Padre (presente attraverso la voce) e lo Spirito Santo (presente sotto forma di colomba). Gesù ci ama e vuole legarsi a noi, affinché noi ci leghiamo a lui. Rimanendo attaccati a Lui, impareremo a vivere da figli con Lui e come Lui e potremo comprendere in che cosa consista la vita cristiana, anche nella sua dimensione penitenziale.
Il filo rosso : “Ragazzi, Vi ricordate di che cosa abbiamo parlato la scorsa volta? Vi ricordate che abbiamo parlato del fatto che anche Gesù ha ricevuto il Battesimo?” (ascoltare le risonanze dei ragazzi). “Se Vi ricordate, abbiamo ascoltato che Gesù si è messo in fila con i peccatori, lui che peccatore non è: ma perché? Se volete, tutti insieme, possiamo cercare di capirne di più. Allora, incominciamo!!!”
Per riflettere :
In primis, aiutati dal sussidio, in particolare dalle pagine 6 e 7, i ragazzi dovranno cercare di comprendere chi sarebbero potute essere le persone con le quali Gesù è in coda (cfr. immagine del sussidio a p.4-5). Gesù si mette in coda con persone fallite e deluse dalla vita: un soldato ubriaco, una donna abbandonata dal marito, un ladro fallito. Dialogando con il Battista, dopo che Gesù ha ricevuto il battesimo, si accorgono di quanto sia sorprendente l’agire del Maestro che sceglie di stare in fila con i peccatori. I ragazzi potranno sorprendersi nel vedere che Gesù è solidale anche con coloro che sono emarginati dalla società e che nessuno può sentirsi escluso dal suo amore e dal suo perdono.Ecco alcuni spunti per accompagnarli nel percorso:
§ «La prima donna è sola perché è stata abbandonata dal marito. Come si sarà sentita? Sola? Certo … anche arrabbiata, tradita, delusa … e anche un po’ spaventata del futuro … Si domanderà che cosa abbia fatto di male e magari le verranno in mente episodi nei quali anche lei non si è comportata bene …».
§ «Il secondo personaggio era un ladro, forse un pubblicano come Zaccheo che abbiamo conosciuto l’anno scorso … È stato in prigione per un po’di tempo, poi,una volta uscito dalla prigione, non sapeva più che cosa fare».
§ «Il terzo personaggio è il più sfrontato di tutti. Non si tira indietro neanche dal farsi gioco del Battista. Eppure sta con lui …».
Il un secondo momento, i ragazzi proveranno ad immaginare che cosa questi personaggi hanno colto dell’agire sorprendente del Maestro. Nel sussidio, a p.6, sono raffigurati i tre personaggi: i ragazzi, a voce o per iscritto, proveranno a rispondere alla seguente domanda: che cosa hanno scoperto di Gesù queste persone?
È possibile svolgere la stessa attività proiettando l’immagine del sussidio. Al termine i ragazzi potranno scrivere, seguendo le indicazioni riportate, oppure potrebbero, divisi in tre o più gruppi, ragionare su uno dei personaggi per condividere in seguito le loro scoperte. Questa modalità, come sempre quando si lavora in gruppo, permette di favorire lo sviluppo delle capacità di collaborazione e delle abilità relazionali in genere.
“Ed allora, ragazzi, perché, secondo Voi, Gesù ha scelto di mettersi in fila, accanto a persone insignificanti e peccatrici, per ricevere il Battesimo? Perché non va nei palazzi dei potenti? Oppure, meglio ancora, perché non va nel tempio, lui che è Dio?” (ancora una volta, ascoltiamo le risposte dei ragazzi). “Se prendiamo in considerazione ciò che in questi anni abbiamo potuto conoscere di lui, certamente possiamo dire che una scelta siffatta non sarebbe stata in sintonia con quanto di lui già abbiamo scoperto!!! Ma, ragazzi, fate attenzione a quanto Vi dico: il Battesimo al fiume Giordano è stato il primo atto compiuto da Gesù in pubblico e quindi la gente non lo conosceva!!! Quel giorno, Gesù, facendosi prossimo ai bisognosi, ai falliti, agli abbandonati, ai peccatori, ha voluto dare un segnale ben preciso alla gente, cioè che lui non era venuto nel mondo per i ricchi e i potenti, ma per i peccatori!!! E tutto ciò, perché lui è un Dio che vive accanto all’uomo, un Dio presente nella vita di ciascun uomo e donna, che si interessa di ciascuno, ci ama ed ha cura di tutti!!! Ecco perché quel giorno la gente che era presente al fiume Giordano ha cominciato a seguirlo, ad ascoltarlo: perché si sentiva amata!!! Certamente non si sarebbe interessata a lui, se fosse andato nei palazzi dei re!!!
Gesù, quel giorno al Giordano, ha mostrato la misericordia di Dio per tutti noi. Egli si lega a noi affinché noi ci leghiamo a lui, perché impariamo a vivere da figli, come ha vissuto lui. Possiamo allora dire che dal Giordano parte una strada nuova, la via dei figli di Dio, sulla quale Gesù cammina con noi, come nostro amico.
Attività : Si propone quindi ai ragazzi di costruire una strada lastricata, come era in uso in epoca romana, disponendo in un salone o su un tavolo alcuni cartoncini preparati in precedenza. (oppure, se l’incontro è all’aperto, si possono utilizzare pietre vere). “Questa è la via che parte dal Giordano, cioè è la strada percorsa da Gesù, e quindi noi la usiamo come simbolo del cammino dei figli di Dio. E se dovessimo dare un nome a queste pietre? Ognuna di loro potrebbe essere considerata un modo per vivere da figli, per vivere come Gesù. Che nome diamo a questa pietra?”.
Il dialogo può proseguire insieme, oppure si possono dividere i ragazzi in piccoli gruppi e affidare loro alcune “Pietre” sulle quali scrivere una parola o un’azione che descriva la vita cristiana. Al termine si raccoglie il frutto del lavoro e si dispongono i cartoncini in modo da formare nuovamente la strada. Ora ogni pietra ha il proprio nome. E se si vuole, si possono posizionare altri cartoncini .. o pietre .. per allungare la strada.
Utilizzo del sussidio : una volta terminata l’attività, confrontiamo ciò che il gruppo ha elaborato con i contenuti che la tradizione della Chiesa ci consegna per descrivere la via della vita spirituale e penitenziale del cristiano. In alcuni casi essi saranno simili a ciò che i ragazzi stessi hanno espresso, in altri invece offriranno ulteriori elementi di riflessione e di scoperta. Quando trovano un elemento nuovo i Ragazzi lo scrivono su un cartoncino vuoto. Il confronto avviene guardando il sussidio alle pp. 8-9 in cui sono riportate le azioni seguenti:
- gli atti fondamentali della Chiesa: ascolto della Parola di Dio, celebrazione dei sacramenti, pratica della carità (amare come Gesù);
- le azioni penitenziali per eccellenza consegnate dalla tradizione: preghiera, digiuno, elemosina;
- altre azioni significative: condividere, mettersi al servizio degli altri, compiere bene il proprio dovere, offrire perdono e chiedere scusa.
Nel sussidio c’è un apposito spazio per aggiungere qualche azione emersa dal lavoro di gruppo, azione che il ragazzo senta particolarmente significativa per sé.
Preghiera : L’incontro termina con una preghiera personale secondo lo schema già utilizzato: “Grazie … Ti chiedo perdono … Ti prego …”. Si invitano i ragazzi a reagire all’annuncio che hanno ricevuto e a dialogare con il Signore. Il ringraziamento potrà iniziare così: “Grazie, Signore, perché sono cristiano e posso vivere da figlio”, oppure: “Grazie, Gesù, perché tu ti leghi a noi e apri una strada da percorrere”. I ragazzi chiederanno perdono scegliendo una o due azioni del cristiano tra quelle che non mettono mai in pratica oche vivono raramente. L’intercessione sarà dedicata a coloro che camminano con noi sulla via del Signore e c’insegnano come vivere da veri figli di Dio.
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